Gli orsi di Berlino

"Just the Wind" di Benedek Fliegauf. Il film tratta di una famiglia gitana in Ungheria che lotta per la sopravvivenza della propria cultura.

Il regista ungherese Benedek Fliegauf riceve l'orso d'argento per "Just the wind"

Una scena tratta dal Film "Cesare deve morire", vincitore dell'Orso d'Oro

Paolo e Vittorio Taviani alla premiazione. Nel loro film "Cesare deve morire" è centrale il tema delle dure condizioni dei carcerati e il loro percorso psicologico in cella

Una scena dal film "Barbara" di Christian Petzold

Il tedesco Christian Petzold con il premio alla regia per il suo "Barbara"

L'attrice congolese Rachel Mwanza ha vinto l'orso d'argento come migliore attrice nel film "Rebelle"

Rachel Mwanza in una scena del film "Rebelle", in cui interpreta una ragazza in Africa costretta a diventare soldato in una guerra civile

Mikkel Følsgaard per "En Kongelig Affære". L'attore danese ha vinto il premio come miglior attore
Vittoria italiana tanto desiderata, quella di Paolo e Vittorio Taviani per "Cesare deve morire", che ha portato a casa l'orso d'oro della sessantaduesima edizione del Festival di Berlino. Erano ben ventun anni che non si premiava un film italiano, da quando nel 1991 si premiò Marco Ferreri con "La casa del sorriso". Gli altri orsetti del Festival? Meryl Streep si è aggiudicata l'Orso d'Oro alla Carriera, mentre il Gran Premio della Giuria va all'ungherese Benedek Fliegauf per "Just the Wind", mentre il premio per la mogliore regia è stato assegnato al tedesco Christoph Petzold per il suo "Barbara". "A Royal Affaire", Danimarca, vede vincitore Mikkel Følsgaard come migliore attore.