L'emergenza coronavirus porta il governatore leghista Attilio Fontana a richiamare in servizio i medici che sono andati in pensione, come dei riservisti in una guerra. L'opposto di quota 100, la misura voluta tanto dalla Lega quanto dal M5s che ha mandato in pensione anticipata centinaia di migliaia di persone, tra cui molto personale medico. Naturalmente, senza una programmazione, l'amministrazione pubblica non è riuscita neppure a rimpiazzare i fuoriusciti con nuovi assunti e questo cortocircuito diventa ancora più visibile con l'esplosione di una crisi epidemica. L'adozione di provvedimenti populisti, che poi la realtà ha costretto a rimangiarsi, è la caratteristica principale del governo gialloverde. E lo dimostrano i numeri pubblicati ieri dall'Istat sui dati di finanza pubblica del 2019: il pil è cresciuto solo dello 0,3 per cento; il deficit è sceso dal 2,2 all'1,6 per cento, la pressione fiscale è aumentata dal 41,9 al 42,4 per cento. Sono numeri che vanno in netta controtendenza rispetto alla propaganda e ai proclami sovranisti: la guerra contro l'euro e Bruxelles è stata un disastro, per il governo ma soprattutto per gli italiani. La crescita, che a ottobre 2018 il governo annunciava all'1,5 per cento e a gennaio 2019 all'1 per cento, si è fermata allo 0,3 (per non parlare delle profezie dell'allora ministro Paolo Savona che annunciava una crescita dal 2 al 3 per cento). La pressione fiscale, anziché diminuire come stava facendo da anni, è aumentata di mezzo punto di pil. Il deficit, che come da festa sul balcone avrebbe dovuto essere al 2,4 per cento, è sceso all'1,6 per cento a causa di una manovra correttiva fatta in corsa per riparare agli annunci sconsiderati che avevano squilibrato i conti pubblici. Alla fine se Di Maio e Salvini, come pure suggeriva Tria, si fossero contenuti dall'inizio sull'1,6 per cento concordato con Bruxelles il governo avrebbe chiuso con lo stesso deficit ma potendo spendere molti più soldi perché lo spread non sarebbe schizzato alle stelle. Dal balcone di Palazzo Chigi alla spiaggia del Papeete, è stato un anno disastroso.
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