La Tour a Milano
Per la prima volta l'Italia dedica una mostra monografica a un grande del Seicento, Georges de La Tour. La rassegna allestita a Milano, che riapre oggi dopo una settimana di chiusura cautelativa di Palazzo Reale a causa del coronavirus, segue l'interesse sollevato nel 2011 dall'esposizione di due tele a Palazzo Marino, durante le feste di Natale. Il “Caravaggio d'Oltralpe” è stato riscoperto solo di recente quale “maestro della luce” del Barocco europeo. Numeri di Onelia Onorati.
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Le opere di La Tour (di cui una solo attribuita) esposte fino al 7 giugno nelle sale del pian terreno di Palazzo Reale, la sede museale di piazza Duomo. Una quarantina nel complesso le opere certamente attribuite all'artista, nessuna però conservata in Italia. Il percorso della mostra ricostruisce il confronto con alcuni pittori contemporanei, tra cui gli olandesi Gherardo delle Notti e Paulus Bor e il veneziano Carlo Saraceni.
1593
L'anno di nascita dell'artista a Vic-sur-Seille, in Lorena, da una famiglia di umili fornai. Dalla moglie, una nobildonna, ebbe undici figli e il titolo nobiliare. Mantenne però il suo temperamento passionale e libertino che lo vedeva spesso circondato da cani randagi. Morì a Lunéville nel 1652.
1915
E' l'anno di riscoperta di La Tour dopo due secoli di oblio. Fu lo studioso tedesco Herman Voss ad attribuirgli due dipinti in un articolo in cui metteva in evidenza il profondo contrasto tra i ritratti realistici della povertà e della vecchiaia e alcuni soggetti notturni illuminati dalla luce di una candela.
1635
L'anno in cui il pittore barocco dipinge il capolavoro “Maddalena penitente”, in cui la donna è ritratta con un'espressione di profonda meditazione. Il dipinto, presente nella mostra milanese, proviene dalla National Gallery di Washington ed è in compagnia di altre opere come il “Giovane che soffia su un tizzone” (1640 circa), del Museo di Belle Arti di Digione, la “Negazione di Pietro” (1650), del Museo di Nantes. Oltre alle altre figure sacre, non mancano le opere che raffigurano situazioni da osteria come la “Rissa tra musici mendicanti” (1625-30), del Getty Museum di Los Angeles.
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I prestatori coinvolti per l'iniziativa, provenienti da tre diversi continenti. Vi fanno parte fra gli altri la National Gallery di Washington, il Getty Museum di Los Angeles, la Frick Collection di New York e molte istituzioni museali regionali francesi.


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