INNAMORATO FISSO
Gentile Giorgia, sono un noto latifondista della valle del Lambro. la tua canzone “Gocce di memoria” mi ha cambiato. Ho messo in regola tutti i lavoratori in nero delle mie campagne, mi sono interessato alla loro istruzione e ho messo in piedi una società in cui i lavoratori siedono nel cda. Chiaramente comando ancora io. Va bene tutto, romanticismo compreso, ma non sono diventato matto del tutto. Sì, per te amore sì. Vediamoci oggi presso il latifondo del mio amico. Lui tiene ancora i dipendenti come prima della riforma agraria. Andiamo insieme a convincerlo. Poi lui ti intesta tutto il suo podere di 26.000 ettari. Lo vendiamo e andiamo tu e io alle isole del Capitano Cook (con documenti falsi già pronti). Un bacio.
P.S. Se non puoi dopo, vieni adesso: non resisto tutto questo tempo senza vederti. Tu dirai: “E come hai fatto fino ad ora?”. Rispondo volentieri al mio amore: “Non lo so”. Mi sono aiutato con il bere?


Il Foglio sportivo - in corpore sano
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