Le Guerre stellari dell'aspirapolvere

    E' arrivato un giovedì pomeriggio, annunciato. Roomba: il nome allegro e baldanzoso, e l'impeto di entusiasmo preventivo misto a curiosità, facevano sì che ci si aspettasse di vedere saltare fuori da una scatola un piccolo oggetto non bene identificato, sorta di disco volante pronto a scattare dall'imballaggio. E in effetti Roomba ha, da subito, mostrato un carattere da aiutante tuttofare con spirito d'iniziativa e forte personalità, tanto da far sorgere spontanea nella cronista scrivente, non esattamente un'esperta di domotica, il paragone con l'adorabile R2-D2 (in italiano anche C1-P8), il droide dal corpo cilindrico di “Guerre Stellari”, robot capace di aggiustare oggetti, riprodurre video e infiltrarsi nelle memorie di computer nemici, muovendosi con movimenti circolari a scatti, intervallati da caratteristici “beep”. A nche Roomba si muove roteando su se stesso in cerca di polvere e di qualsiasi minuscolo pezzetto di carta, pane e persino frammenti di fiori secchi che possano intaccare la luminosità del pavimento.