Cicip. Al momento di presentare il progetto di restauro e ripristino del grande spazio su due piani di via Manzoni dove, fino alla morte di Inge Feltrinelli che la preferiva sopra ogni altra, risiedeva la libreria eponima, il nuovo inquilino, Pineider, ha fatto qualche ricerca e trovato due incredibili e graditissime sorprese: uno strepitoso lucernario e due finestroni che si affacciano sul cortile del Poldi Pezzoli. Entrambi erano occultati da cartongesso e pittura in uno di quegli scellerati piani architettonici che andavano per la maggiore nell'ultimo quarto del '900 e su cui le sovrintendenze chiudevano sempre un occhio. Innamorato di quell'affaccio sul museo simbolo della Milano perbene che Annalisa Zanni ha reso di nuovo punto di incontro e di scambio, il ceo del gruppo Rovagnati che qualche anno fa ha acquisito l'antichissima maison di cancelleria fiorentina, Stefano Ferrari, sta lavorando al progetto di un “writers club”, tre tavolini e una decina di sedie, da mettere a disposizione di firme del giornalismo e della saggistica per incontri, anche personali.
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