Non c'è solo il collocamento mancato e la damnatio memoriae di WeWork, l'inventore di Uber che vende le ultime azioni e abbandona la società, il processo per la fondatrice più giovane del mondo e il ritiro dei due mitologici fondatori di Google, Larry Page e Sergey Brin. E' chiaro che la Silicon Valley, intesa come principato tecnologico che si estende anche al Nasdaq, sta assistendo alla sua gentrificazione, un processo per cui i fondatori-ceo carismatici se ne vanno in pensione, chi per essere stato “un sòla”, chi perché ha di meglio da fare, chi perché è un processo fisiologico. Quello che è certo è che la loro sostituzione avviene con figure più riflessive.
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