Il film pluripremiato ‘Joker' ha catturato e indignato gli spettatori di tutto il mondo”, scrive Karina Orlova sull'American Interest: “A parte la grande performance di Joaquin Phoenix e l'ottimo lavoro del regista Todd Phillips, una delle cose migliori dell'opera è la rappresentazione di ciò che Hannah Arendt chiamava la banalità del male. All'inizio del film ci aspettavamo di essere catapultati in un universo di supereroi da cartoni animati in cui il villano mostra una certa raffinatezza – pensate a un nemico di James Bond assetato di potere. Tuttavia, nel film ‘Joker' i manifestanti riottosi e l'uomo che dovrebbe essere il loro leader non sono degni di nota. La massa è composta da tanti uomini qualunque che distruggono la città come segno di protesta contro le diseguaglianze e la plutocrazia. E il villano principale, Arthur Fleck, non è una mente criminale ma un uomo con problemi di salute mentale che viene trascinato dagli eventi. Fleck non è un leader nel senso tradizionale. Essendo debole e trascurato dalla società, il protagonista diventa un simbolo di protesta attorno al quale si uniscono le masse. Ma Fleck non ha alcuna ambizione di essere un leader, nonostante la sua faccia da clown sia diventata il marchio di fabbrica delle manifestazioni. Il movimento non ha una gerarchia ma è potente e distruttivo. Se Putin in Russia ha creato il cosiddetto potere verticale, il movimento di Joker è orizzontale. Il film ha suscitato grandi reazioni tra i francesi, che hanno notato delle analogie tra le manifestazioni di Joker e le proteste dei gilet gialli. Se digitate ‘Joker Gilet Jaunes' su Google troverete molte immagini del protagonista che indossa un gilet giallo e dozzine di articoli che analizzano la situazione politica in Francia. Negli Stati Uniti viene in mente un paragone diverso: Donald Trump è il Joker dei nostri tempi, ci sono molti paralleli tra i due personaggi. Il finale in cui Fleck riesce a cavarsela dopo aver commesso vari omicidi alla luce del sole evoca il ricordo di Trump che in campagna elettorale si è vantato di potere sparare a una persona sulla Fifth Avenue senza perdere voti. Possiamo anche tracciare un parallelo tra la scena finale in cui Joker uccide un conduttore televisivo e le fantasie di Trump contro i giornalisti.
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