Giornali in Europa

La Germania è l'unico paese europeo in cui l'industria dell'informazione cresce, in termini di giro d'affari e di occupazione e la stampa economica è l'unica che guadagna. L'Italia, come Regno Unito e Francia, arretra nel giro d'affari ma migliora come redditività. E' il quadro che emerge dall'ultimo rapporto di Mediobanca sull'editoria europea, che ha analizzato le dinamiche economiche e diffusionali dei principali sette gruppi italiani a cui fanno capo i maggiori quotidiani. Numeri di Mariarosaria Marchesano.

111 miliardi

In euro, il giro d'affari mondiale dell'industria dell'informazione registrato nel 2018 (-3,4 per cento rispetto al 2017 e -13,2 per cento rispetto al 2014). Il tedesco Axel Springer, editore dei quotidiani Bild e Die Welt, è il primo gruppo per fatturato a livello europeo.

86,5 per cento

La quota del giro d'affari mondiale che proviene ancora dalla carta stampata, nonostante i tassi di crescita del digitale.

3,4 miliardi

E' il fatturato dei primi sette gruppi editoriali italiani, in calo del 4 per cento rispetto al 2017 (-3,2 per cento nel Regno Unito, -1,4 per cento in Francia, +1 per cento in Germania).

380 mila

Il numero delle copie digitali diffuse in Italia (13 per cento del totale) nel 2018, in aumento del 13 per cento rispetto al 2017.

53,1 per cento

La quota di ricavi provenienti dalla diffusione, che a partire dal 2016 hanno superato quelli pubblicitari diventando la fonte principale del settore.

2.500

Sono le unità di forza lavoro tagliate tra il 2014 e il 2018, di cui circa un terzo a seguito della cessione dell'attività Periodici Francia del gruppo Mondadori. L'occupazione si attesta a poco più di 11 mila dipendenti e i giornalisti rappresentano il 35,4 per cento del totale (37,2 per cento nel 2014).

2,5 milioni

In copie al giorno, è la diffusione dei quotidiani cartacei in Italia, in calo dell'8,6 per cento sul 2017 e del 32,3 per cento sul '14.

0,4 per cento

E' la diffusione dei quotidiani cartacei italiani sul totale mondiale e rappresenta poco meno di quella dei primi due quotidiani britannici messi insieme (The Sun e Daily Mail).