Le startup europee vanno forte, era ora

    Le startup europee non sono mai state così ricche, almeno a giudicare dall'ultimo rapporto Atomico, una compagnia di venture capital con base a Londra che tutti gli anni pubblica una ricerca sullo stato di salute degli investimenti tecnologici in Europa. Il report di Atomico si chiama “State of European Tech” ed è uno standard nel mondo della tecnologia del Vecchio continente, e quest'anno porta molte buone notizie, più qualche ombra. La notizia eccellente è: mentre gli investimenti di venture capital nella tecnologia negli Stati Uniti e in Asia sono in calo a causa di guerre commerciali e problemi domestici, quest'anno in Europa gli investimenti sono aumentati del 40 per cento e hanno raggiunto la quota record di 34,3 miliardi di dollari contro i 24,6 del 2018. Nel frattempo, gli investimenti nelle startup asiatiche si sono quasi dimezzati a 63 miliardi di dollari e quelli nelle startup americane sono calati dell'uno per cento, a 117 miliardi di dollari. Le cifre di Asia e Stati Uniti sono ancora molto maggiori, ma il trend di crescita è tutto europeo.

    Due le ombre principali, tuttavia. Una è nazionale: l'Italia è ancora a margine della scena tecnologica. La seconda ombra riguarda il fatto che ogni 100 dollari investiti in startup europee, 91,6 dollari sono finiti a startup i cui membri sono tutti maschi.