DIAMO I NUMERI

    396

    I giorni di durata media dei procedimenti in primo grado nell'anno giudiziario 2017-2018 (ultimo dato disponibile), cresciuta del 17,5 per cento rispetto all'anno precedente, “mentre l'appello ha registrato una riduzione del 3,4 per cento dei tempi di definizione (da 906 a 861 giorni), pur attestandosi su elevati valori assoluti dai quali verosimilmente deriva il notevole tasso di incidenza delle prescrizioni nel grado, pari al 25 per cento circa del numero dei procedimenti definiti dalle Corti di appello” (Giovanni Mammone, presidente della Corte di cassazione nell'ultima Relazione sull'amministrazione della giustizia).

    3.600.000

    Il numero dei procedimenti pendenti nel settore civile in Italia al 30 giugno 2018, con una percentuale di riduzione del 4,85 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (dall'ultima Relazione sull'amministrazione della giustizia del presidente della Corte di cassazione, gennaio 2019).

    1.012

    Gli uffici dell'amministrazione giudiziaria italiana. “Alla fine del 2018 l'organico della magistratura ordinaria era scoperto per una percentuale dell'11,38 per cento, equamente distribuita tra magistrati addetti agli uffici giudicanti (-11,45 per cento) e requirenti (-11,16 per cento)” (Giovanni Mammone).

    51.956

    Il numero di procedimenti penali iscritti alla Corte di cassazione nel 2018, in diminuzione dell'8,3 per cento rispetto all'anno precedente.

    127 mila

    Il numero delle intercettazioni effettuate in Italia dalla polizia giudiziaria nel 2017, nella maggior parte dei casi (106 mila) telefoniche, per il resto ambientali. Dati in flessione rispetto agli anni precedenti, quando gli ascolti, a partire dal 2008, hanno sempre superato quota 130 mila con i record del 2012 e 2013 sopra i 140 mila.

    76

    Il numero di intercettazioni realizzate in Italia ogni 100.000 abitanti, cifra altissima rispetto agli altri paesi occidentali: 23,5 in Francia, 15 in Germania, 6 in Gran Bretagna, 0,5 negli Stati Uniti (dati contenuti nel rapporto realizzato nel 2014 dal centro studi tedesco Max Planck Institute for Foreign and International Criminal Law).

    168,8 milioni

    La spesa, in euro, affrontata dallo stato italiano per realizzare le intercettazioni nel 2017, Secondo le rilevazioni della Direzione generale statistica del ministero della Giustizia. Una spesa che negli anni precedenti, a eccezione del 2015, ha sempre superato i 200 milioni di euro.

    60.985

    I detenuti reclusi nelle carceri italiane al 31 ottobre scorso, oltre 10 mila in più dei posti disponibili (50.474). All'incirca un terzo, 20.149, sono stranieri. Alla fine del 2012, poco prima di una sentenza della Corte europea per i diritti dell'uomo che ha imposto provvedimenti strutturali per affrontare il sovraffollamento, i detenuti erano 65.701. Le misure adottate dall'Amministrazione penitenziaria hanno portato a un minimo di 52.164 presenze a fine 2015. Poi i detenuti sono tornati a crescere.

    34,5 per cento

    La quota di detenuti in attesa di un primo giudizio o di una sentenza definitiva, contro una media europea del 22,4 per cento.

    3 anni

    Il limite di pena inflitta o residua al di sotto del quale il giudice può concedere misure alternative al carcere. La riforma Orlando nel 2017 aveva aumentato quel limite a quattro anni. Tra le misure alternative erano previsti l'affidamento in prova ai servizi sociali, la semilibertà, la liberazione anticipata e la detenzione domiciliare. Il provvedimento inoltre affidava alla discrezionalità del magistrato di sorveglianza il compito di decidere caso per caso il percorso rieducativo di ciascun condannato.

    73 per cento

    La percentuale di procedimenti penali che finisce in prescrizione nella fase di indagini preliminari, cioè ancor prima che arrivi in dibattimento.