Cartellone
di Luca Fiore
La Madonna Litta è il più bel quadro di Leonardo dipinto da Boltraffio. La cosa è nota (e viene esplicitata nel catalogo di questa mostra) ma la tavola non esce dall'Hermitage se non viene garantita l'attribuzione a Leonardo. Intendiamoci: non si tratta di una crosta, anzi: è un quadro straordinario, di una perfezione lunare. Andate a vederlo. Boltraffio, tra i compagni di strada e di bottega, mostra una marcia in più. Il suo quadro, poi, torna nella città che l'ha visto nascere. E i ritorni a casa, anche se a termine, hanno sempre qualcosa di dolce e gradito. Soprattutto sotto Natale.
Milano, Museo Poldi Pezzoli. “Leonardo e la Madonna Litta”. Fino al 10 febbraio
info: museopoldipezzoli.it
Ultima chiamata per Gerry Johansson a Castelfranco. Lui è uno dei maestri della fotografia svedese, poco conosciuto in Italia, ma un vero cavallo di razza. Fotografia di paesaggio senza fronzoli. Asciutta, intelligente, elegante. Di una freddezza salutare, di quelle che placano i bollenti spiriti. Un bianco e nero dai toni medi, che si abbevera alla lezione di Robert Adams. Geometrie non ostentate. Inverni senza neve. Poesia dalla metrica distesa. Armonie popolari, ma non scontate. Silenzi. Uno sguardo che illumina quell'incrocio misterioso dove si incontrano uomo e natura.
Castelfranco Veneto (VI), Spazio Hea. “Gerry Johansson. At home in Sweden, Germany and America”. Fino al 17 novembre
info: osservatorio-omne.com
di Mario Leone
La pianista Beatrice Rana è oramai tra le più grandi interpreti sulla scena internazionale. Una serie di concerti e riconoscimenti per un'artista che non ha perso la freschezza e l'umiltà degli esordi. A Roma suona per la stagione da Camera dell'Accademia nazionale di Santa Cecilia, luogo che tra i primi ha ospitato il suo talento. L'impaginato propone uno squarcio della Parigi tra metà Ottocento e inizio Novecento. Gli Studi op. 25 di Chopin, il terzo libro di Iberia di Albéniz, i tre movimenti da Petruska di Stravinskij.
Roma, Accademia nazionale di Santa Cecilia. Mercoledì 20, ore 20.30
info: santacecilia.it
Le vicende di Evgenij Onegin, giovane dandy, ozioso e disilluso dalla vita, vanno in scena sul Palco del Teatro Petruzzelli. L'opera fu scritta da Cajkovskij nel 1877. Il compositore russo non concepì una storia continua ma una serie di racconti. Nel Teatro barese la produzione e allestimento scenico sono dell'Helikon Opera Moscow con il coro e l'orchestra del teatro diretti da Valery Kiryanov e la regia di Dmitry Bertman.
Bari, Teatro Petruzzelli. Da stasera, ore 20.30
info: teatropetruzzelli.it
di Eugenio Murrali
“Quelli che hanno il muro sulla testa e quelli che il muro ce l'hanno in testa” sono le parole con cui Riccardo Caporossi sintetizza il suo spettacolo “Mura”, di nuovo in scena a trent'anni dalla caduta del Muro di Berlino. Figlio del percorso che ha contraddistinto l'avanguardia coerente del duo Rem&Cap, lo spettacolo è una costruzione etica ed estetica che sarà in scena da stasera, dopo l'inaugurazione, alle 18, di una mostra sul percorso di Caporossi e un incontro con l'autore. In scena anche Vincenzo Preziosa, per smantellare le mura contemporanee, creare feritoie, finestre e spazi di riflessione.
Roma, Teatro Basilica. “Mura”, di Riccardo Caporossi. Fino al 17 novembre
info: rem-cap.it
Gli adolescenti che Ödön von Horváth, austroungarico di nascita, descrive nel suo romanzo del 1937 “vivono in un paradiso di stupidità” e sono una “gioventù senza Dio”. Studenti d'un liceo, nella Germania anni Trenta, si accomodano con ignoranza sul razzismo che pervade l'epoca. I ragazzi, interpretati dai neodiplomati dell'Accademia dei Filodrammatici, trovano solo la debole, inefficace resistenza d'un loro docente, qui affidato a Tommaso Amadio. Il testo richiama il verbatim drama, il teatro documentario, ed è adattato da Bruno Fornasari e diretto da Emiliano Bronzino.
Milano, Teatro Filodrammatici. “Gioventù senza Dio”, da Ödön von Horváth. Fino al 24 novembre
info: teatrofilodrammatici.eu


Il Foglio sportivo - in corpore sano
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