Cartellone
di Luca Fiore
Concerie, allevamenti equini, horti conclusi medievali. L'universo di Berlinde De Bruyckere è influenzato dai suoi antecedenti biografici: padre macellaio e madre devota cattolica. Da qui la sua ossessione per la carne e per il corpo ferito. Alla Sandretto Re Rebaudengo l'artista belga porta una serie di opere monumentali: calchi in cera colorata di pile di pelli conciate. L'impressione è quella di trovarsi in un cimitero, meglio: in un campo santo. L'immagine della distruzione del corpo ci trascina sull'orlo di un precipizio. Del nostro di precipizio. State lontani se avete problemi di equilibrio.
Torino, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Berlinde De Bruyckere. Aletheia”. Fino al 15 marzo
Per la prima volta viene esposto in Italia il ciclo completo dei tre video di “The Kitchen. Homage to Saint Therese”, realizzato nel 2009 nell'ex convento di La Laboral a Gijón, in Spagna. Sono passati molti anni da quando Marina Abramovicć si pettinava ossessivamente ripetendo: “Art must be beautiful, Artist must be beautiful”. Era il suo modo per rompere con l'idea borghese dell'arte. Avrebbe offerto, negli anni successivi, il suo corpo come vittima sacrificale sull'altare di una nuova religione. Non sorprende dunque l'omaggio alla mistica di Avila. E non sorprende, neppure, che si tratti di video, anche nella forma, bellissimi.
Milano, Pinacoteca Ambrosiana. “Marina Abramovicć. Estasi”. Fino al 31 dicembre
info: ambrosiana.it
di Mario Leone
Riparte la stagione dell'Accademia filarmonica romana. Tanta musica da camera che completa l'offerta musicale della città. Quest'anno l'istituzione capitolina spegne le centonovantanove candeline e a benedire l'inaugurazione ci sarà Sol Gabetta. La violoncellista argentina è un'artista dalle scelte forti non sempre ben accolte dai critici. Grande curiosità desta il programma che propone per questa prima: una serie di brani del repertorio per violino e pianoforte, trascritti per violoncello e pianoforte. Una scelta inusuale ma che stuzzica vivo interesse.
Roma, Teatro Argentina. Giovedì 7, ore 21
info: filarmonicaromana.org
Una nuova produzione firmata Teatro comunale di Bologna e Staatsoper Hamburg. Il “Fidelio” di Beethoven, unica opera lirica del genio di Bonn che, come quasi tutto il suo repertorio, non fu accolta favorevolmente. Affezionato alla partitura, Beethoven dedicò molto tempo e energie per realizzarla come meglio intendeva. Una storia d'amore, questo è Fidelio. Una moglie, Leonora, che mette in pericolo la sua vita per salvare il marito catturato e fatto prigioniero dal suo acerrimo nemico don Pizarro.
Bologna, Teatro Comunale. Da domenica 10, ore 20
info: tcbo.it
di Eugenio Murrali
“Dove andiamo quando camminiamo nel buio del futuro?”. Muovono da questo interrogativo l'adattamento e la regia di Leonardo Lidi per “Lo zoo di vetro”, il testo più autobiografico di Tennessee Williams, rappresentato per la prima volta nel 1944 a Chicago. Lo spettacolo debutterà domani in Italia, per raccontare, attraverso scelte interpretative antirealistiche, il dramma familiare dei Wingfield. Amanda, la madre di Tom e Laura, dopo essere stata abbandonata dal marito, ha dovuto crescere da sola i figli, inquieta per il loro avvenire. L'arrivo di Jim turberà i precari equilibri emotivi.
Milano, Teatro Carcano, “Lo zoo di vetro” di Tennessee Williams. Fino al 17 novembre
info: teatrocarcano.com
La compagnia di Luca De Filippo, oggi diretta da Carolina Rosi, porta in scena uno dei primi testi eduardiani, “Ditegli sempre di sì”. La regia è affidata a Roberto Andò, capace di muoversi con efficacia nel cinema come nel teatro. Il ruolo del protagonista Michele Murri è interpretato da Gianfelice Imparato, mentre Carolina Rosi sarà la sorella Teresa. Al centro di questa commedia rutilante, dal sapore pirandelliano, è il tema della salute mentale, dei sottili confini della follia di un uomo, Murri, intimamente tormentato dal desiderio di perfezione, incapace d'interpretare la realtà.
Napoli, Teatro Diana, “Ditegli sempre di sì” di Eduardo De Filippo. Fino al 24 novembre
info: teatrodiana.it


Il Foglio sportivo - in corpore sano
Fare esercizio fisico va bene, ma non allenatevi troppo
