
Cosa succede a mettere insieme una sitcom e “black mirror?”
Pprendete una sitcom con Paul Rudd, un attore che prima di essere ripescato dalla Marvel (interpreta Ant-Man) di televisione leggera ne ha fatta un bel po', e inserite il tutto in un'ambientazione da fantascienza paranoica stile “Black Mirror”. Il risultato è “Living with Yourself”, una serie che per metà è una commedia e per metà è un racconto distopico delle ansie tecnologiche del nostro secolo: Miles Eliot, interpretato da Rudd, è un impiegato frustrato e un marito sull'orlo della crisi di nervi. E' depresso e la sua vita sta andando a rotoli. Decide di rivolgersi a una clinica che promette di rigenerare la sua personalità usando il dna. Dopo l'anestesia Miles si sveglia che è un uomo nuovo: felice, entusiasta per la vita, capace di godersi i piccoli piaceri quotidiani, un amante passionale. C'è un problema: dopo poco Miles scopre che nella clinica della felicità non l'hanno curato, l'hanno clonato. E il vecchio Miles, quello depresso, una notte si presenta a casa sua.


Il Foglio sportivo - in corpore sano
Fare esercizio fisico va bene, ma non allenatevi troppo
