Evviva l'altro sovranismo possibile. Perché il metodo Draghi salverà l'Italia
Abbiamo scelto di dedicare la copertina del numero di oggi a Mario Draghi, riproponendo i discorsi più belli pronunciati dal governatore uscente della Banca centrale europea nei suoi otto anni da presidente, non solo per rendere un giusto tributo a quello che in questo momento è uno degli italiani più importanti del mondo ma anche per provare a offrire un messaggio di ottimismo a tutti coloro che immaginando il futuro dell'Italia non vedono altro che populismo, sovranismo, pessimismo, catastrofismo. La politica che tenta di tirare Mario Draghi per la giacchetta utilizzando il nome del presidente della Bce per elaborare strani e velleitari giochini tattici per creare un'alternativa a questo governo o a questa opposizione sbaglia perché usa in modo opportunistico un nome che tutto merita tranne che essere strumentalizzato. Ma se la storia di Mario Draghi viene inquadrata per quello che Draghi rappresenta, e non per quello che Draghi è, il discorso cambia e il pensiero del governatore uscente della Bce è quanto di meglio possa offrire oggi la così detta repubblica della competenza. La democrazia, ha tatuato in bella vista sulla sua prima pagina il Washington Post, di solito muore nell'oscurità e la forza di Mario Draghi in questi anni è stata quella di aver tenuto lontano dall'oscurità tanto i temi legati alla democrazia, quanto quelli legati all'Europa.


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