Cartellone

    di Luca Fiore

    Dice Jean Cocteau: “Alcune opere di De Chirico ci sorridono col cielo, con le orifiamme, i copricapi militari, i galleggianti per la pesca. Se gli girassimo dietro, scopriremmo un revolver puntato contro la tela e si sentirebbe in tono minaccioso: ‘Sorridete o sparo'. Ecco perché queste opere sorridenti ci rivolgono uno sguardo ansioso”. Questo non per dire che a Palazzo Reale (curatore Luca Massimo Barbero) occorre andare col giubbotto antiproiettile, ma perché vale la pena mettere alla prova De Chirico. Non darlo per scontato. Capire perché fu amato dai più impensabili. Uno su tutti: Andy Warhol. Perché? Perché?

    Milano, Palazzo Reale. “De Chirico”. Fino al 19 gennaio

    info: dechiricomilano.it

    Tra i meriti della coppia Bertozzi & Casoni c'è quello di aver contribuito a tenere in gioco l'arte antica della ceramica nella partita del contemporaneo. Perizia tecnica e felicità di pensiero sono i loro assi nella manica. Sarebbe facile, quanto riduttivo, confinare il loro lavoro dalle parti dell'iperrealismo pop. C'è una forte vena onirica in queste composizioni di pile di piatti e avanzi di cibo, lanciati come dei memento mori lanciati in bocca al consumismo. Ci sono poi quegli armadietti medicinali che contengono microcosmi e memorie che, probabilmente, servono a ricordarci il potere guaritore dell'arte.

    Catanzaro, Museo delle arti. “Bertozzi & Casoni. Terra!”. Fino al 20 novembre

    info: museomarca.info

    di Mario Leone

    Con il nuovo allestimento del “Don Giovanni” mozartiano in scena al Costanzi di Roma, il regista Graham Vick chiude la sua personalissima trilogia Mozart-Da Ponte, iniziata nel 2017 con “Così fan tutte” e proseguita nel 2018 con “Le Nozze di Figaro”. Vick non lascia trapelare nulla sulla sua regia. L'opera mozartiana si muove tutta sull'ambiguità del protagonista ma anche di alcune situazioni in scena. Siamo infatti di fronte a un dramma giocoso dove trama e musica sono ancora fonte di studio, interpretazione e stupore all'ascolto.

    Roma, Teatro dell'Opera. Da venerdì 27 settembre, ore 19.30

    info: operaroma.it

    Un evento apre la stagione della Società del Quartetto di Milano. Krystian Zimerman al pianoforte (e basterebbe anche solo questo). Ma non finisce qui. Il pianista polacco non sarà nella “solita” veste di solista, ma lo vedremo coinvolto in un ensemble cameristico che vede Marysia Nowak  al violino, Katarzyna Budnik  alla viola e Yuya Okamoto  al violoncello. Il quartetto propone un omaggio al pieno romanticismo viennese con Brahms e il primo, unico (e incompiuto) lavoro cameristico di un Mahler ancora studente e ammaliato dal suono brahmsiano.

    Milano, Conservatorio “G. Verdi”. Martedì 1° ottobre, ore 20.30

    info: quartettomilano.it

    di Eugenio Murrali

    “Play with Food-La scena del cibo” è alla sua ottava edizione. La manifestazione, diretta da Davide Barbato, che l'ha creata insieme a Chiara Cardea, prevede numerosi eventi diffusi nel territorio di Torino e Asti. Quest'anno una delle novità consiste nel “Pranzo e Cena in silenzio”, con 70 spettatori/commensali guidati da 8 performer. Il 30 settembre sarà messa in scena l'opera vincitrice del premio di drammaturgia del Festival, “La fauna batterica” di Antonio Casto. Un altro appuntamento saranno le “Underground dinner”, cene teatrali per piccoli gruppi di spettatori programmate in luoghi segreti.

    Torino, Moncalieri e Asti. Festival “Play with Food”. Fino al 6 ottobre

    info: playwithfood.it

    Il drammaturgo americano David Mamet si muove su un terreno scivoloso. Il suo “Oleanna”, diretto da Emilio Bronzino, interpretato da Elisa Menchicchi e Francesco Bolo Rossini, va a comporre il prologo del Teatro Eliseo di Roma. Scritto durante il caso di Anita Hill, che accusò Clarence Thomas, giudice nominato alla Corte suprema, di molestie sessuali, lo spettacolo narra l'incontro tra John, professore universitario, e Carol, studentessa con poca fiducia in se stessa. Parole ambigue e accuse giocano un ruolo chiave nel ribaltamento dei ruoli, nell'analisi delle dinamiche di potere, del concetto di verità e del sistema di formazione universitario.

    Roma, Teatro Eliseo. “Oleanna”, di David Mamet. Fino al 6 ottobre

    info: teatroeliseo.com