Laurea e lavoro
In Italia conviene ancora laurearsi? I dati del rapporto Ocse “Education at a glance 2019”, pubblicato la scorsa settimana, fanno chiarezza su limiti e potenzialità dell'istruzione terziaria nel nostro paese. In Italia gli adulti laureati guadagnano il 39 per cento in più rispetto ai diplomati. Ma la forbice, nella media dei paesi Ocse, è del 57 per cento. Numeri di Samuele Maccolini.
19 per cento
E' la quota dei 25-64enni che hanno un'istruzione terziaria. La media Ocse è parecchio più alta: 37 per cento. Aumentano però i giovani laureati: la percentuale di 25-34enni che ha un titolo di studio di istruzione terziaria è cresciuta e tocca quota 28 per cento nel 2018 (34 per cento per le donne). Una tendenza questa che però non segue i trend occupazionali: il tasso di occupazione dei giovani adulti laureati è del 67 per cento, mentre quello 25-64enni è dell'81 per cento.
87 per cento
E' il tasso di occupazione dei laureati in tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Quello dei laureati in ingegneria, industria manifatturiera ed edilizia è dell'85 per cento. Ma la quota di 25-64enni con una laurea in queste tre discipline è relativamente bassa (15 per cento), anche se cresce tra i neolaureati (17 per cento).
72 per cento
Il tasso di occupazione dei laureati in discipline artistiche. Di poco più alto, 78 per cento, quello dei laureati in discipline umanistiche. Anche se il nostro paese detiene la seconda quota più alta di adulti laureati tra i paesi Ocse (29 per cento) proprio in materie umanistiche e artistiche, giornalismo, scienze sociali e dell'informazione.
2017
L'anno in cui è stata introdotta la No Tax area nelle università italiane. Da due anni chi ha un Isee sotto i 13 mila euro non paga l'iscrizione all'università. Dopo l'introduzione dell'area No Tax la quota di studenti che sono esentati totalmente dal pagare le tasse universitarie è passata dal 17 al 39 per cento. Le tasse universitarie in Italia sono più care di molti altri paesi europei. In questo siamo simili alla Spagna e ai Paesi Bassi, mentre l'iscrizione alle nostre università è più economica che in Inghilterra o in Lettonia.
3
Gli atenei italiani tra le migliori 200 università del mondo secondo la classifica Times Higher Education World University Rankings 2020. Scuola Superiore Sant'Anna, Scuola Normale Superiore, entrambe di Pisa, e Università di Bologna si trovano rispettivamente al 149esimo, 152esimo e 168esimo posto.


Il Foglio sportivo - in corpore sano
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