Lezioni per Roma

    Roma. Greta ha boicottato i viaggi aerei, eppure nell'aviazione l'efficienza ambientale non è una utopia, anzi. Nello scalo aeroportuale di Fiumicino gestito da Adr, dove lavorano circa 40 mila persone e passano ogni giorno migliaia di passeggeri, i rifiuti che si differenziano sono l'86 per cento, circa 10 mila tonnellate l'anno sulle quasi 12 mila complessivamente prodotte. A contribuire al risultato è proprio la gestione della raccolta, coordinata da Adr, che incentiva le attività commerciali a produrre meno residuo: per chi differenzia correttamente il servizio è gratuito, chi invece raccoglie male i propri rifiuti la tariffa diventa molto salata. Questo sistema garantisce il recupero di circa mille tonnellate di frazione organica all'anno, che da agosto sono gestite in house direttamente da Adr, che sta mettendo in funzione un impianto di autocompostaggio progettato con l'Enea. Gli scarti alimentari saranno lavorati e riutilizzati all'interno dell'aeroporto, risparmiando il viaggio di circa 150 camion verso altri impianti e chiudendo così un ciclo a chilometro zero: il sogno di Ama, che dopo tre anni non ha ancora un piano industriale ma solo due progetti di impianti di compostaggio.  Oltre ai rifiuti, Fiumicino può offrire altri spunti per un'amministrazione che aspira a essere green ma che deve fare i conti con un realtà come Roma. Il traffico aereo resterà ancora per molto legato ai combustibili fossili e per tentare di ridurre le emissioni complessive generate dal settore, molti aeroporti si muovono per contenere i consumi, produrre da fonti rinnovabili e utilizzare mezzi alternativi. Lo scalo romano ha ottenuto buoni risultati iniziando per tempo (ha iniziato la certificazione Aca di carbon neutrality nel 2011) e facendo un passo alla volta ha raggiunto il massimo livello 3+ nel 2014. Intanto, ha  elettrificato oltre il 30 per cento dei mezzi di rampa, quelli per il trasporto di bagagli e passeggeri, e li alimenta con l'energia prodotta dal suo impianto solare termodinamico, dai pannelli fotovoltaici, da una pala eolica e dall'impianto di cogenerazione ad alta efficienza. Anche Atac ha provato a introdurre alcuni bus elettrici per le strade del centro di Roma. Il risultato però è che in dieci giorni, la scorsa primavera, tre di questi hanno quasi preso fuoco. Iniziare a ottimizzare ciò che si ha e fare efficienza, può essere un buon consiglio prima di sperimentare soluzioni innovative ma poco utili.