DIAMO I NUMERI

    36,1 per cento

    I consensi della Lega secondo una rilevazione effettuata da Termometro Politico per la trasmissione “Coffee Break” di La7, il 12 agosto scorso, a crisi avviata. In calo dell'1,4 per cento rispetto alla precedente rilevazione e primo stop nella continua ascesa dell'ultimo anno e mezzo. La Lega mantiene comunque la prima posizione: Pd al secondo posto, in crescita, con il 23,4 per cento, Movimento 5 stelle pure in leggera ripresa, con il 18,2.

    37-40 per cento

    La forchetta di consenso che una rilevazione effettuata il 9 agosto dall'istituto di Renato Mannheimer per Affaritaliani dà alla Lega per le prossime eventuali elezioni anticipate.

    34,33 per cento

    I voti ottenuti dalla Lega alle elezioni europee del 26 maggio scorso, che ne hanno fatto il primo partito italiano. Il Movimento 5 stelle, partner di governo, è passato dal 32,68 per cento delle politiche 2018 al 17,07 per cento.

    17,35 per cento

    I consensi della Lega alle ultime elezioni politiche, il 4 marzo 2018 (alla Camera, al Senato è arrivata al 17,61 per cento). Nelle precedenti consultazioni (febbraio 2013), la Lega aveva ottenuto il 4,08 per cento alla Camera e il 4,33 al Senato. Nelle politiche del 2008, quando si era presentata con le proprie liste solo nelle regioni del centro-nord, aveva ottenuto l'8,30 per cento alla Camera e l'8,06 al Senato.

    54 per cento

    L'indice di gradimento del vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini in un sondaggio realizzato da Ipsos per il Corriere della Sera a metà luglio (con il gradimento di quasi un elettore pentastellato su due tra gli intervistati). Salvini batteva nettamente l'altro vicepremier, Luigi Di Maio del M5s, fermo a 34, ma perdeva per quattro punti il confronto con il presidente del Consiglio: la popolarità di Giuseppe Conte arrivava al 58 per cento, con un aumento di sei punti rispetto alla rilevazione di giugno.

    34,91 per cento

    Il risultato della Lega alle regionali nel Friuli-Venezia Giulia che si sono svolte il 29 aprile 2018, meno di due mesi dopo le politiche. La Lega, primo partito, ha favorito la vittoria di Massimiliano Fedriga, candidato del centrodestra, alla presidenza della regione.

    387.361

    Le preferenze ottenute da Salvini, capolista della Lega Nord in tutte le cinque circoscrizioni elettorali, alle elezioni europee del maggio 2014. Nel 2004 erano state 14 mila, nella successiva tornata, nel 2009, 70 mila.

    46

    Gli anni di Matteo Salvini, nato a Milano il 9 marzo del 1973. Nel 1985, a 12 anni, partecipa come concorrente a “Doppio Slalom” su Canale 5. Maturità classica al liceo Manzoni (si diploma con 48), nel '93 è di nuovo in tv a “Il pranzo è servito”, ma è già cominciata la passione per la politica: nell'autunno del 1990 è entrato nella Lega Nord, nel '92 è coordinatore degli studenti leghisti milanesi.

    194

    I voti presi alle amministrative del 6 giugno 1993, con i quali, a vent'anni, entra a far parte del consiglio comunale di Milano. E' il più giovane consigliere nella prima amministrazione post Tangentopoli.

    8 mila

    Le preferenze prese da Salvini alle elezioni amministrative del 2016, l'ultima volta che è entrato nel consiglio comunale di Milano. Meno di Mariastella Gelmini, candidata con Forza Italia e arrivata a quota 12 mila. Due anni fa la Lega anche a Milano era ancora molto al di sotto del partito di Silvio Berlusconi: all'interno della coalizione per Stefano Parisi (sconfitto da Giuseppe Sala), Forza Italia aveva ottenuto il 20,22 per cento contro l'11,76 della Lega.

    82 per cento

    Il risultato con cui il 7 dicembre 2013 Salvini sconfisse alle primarie della Lega Umberto Bossi, presidente e fondatore del movimento, conquistando così la segreteria del partito, carica ratificata una settimana più tardi dal congresso. Poco più di 10 mila i militanti al voto. Salvini succedeva a Roberto Maroni, che aveva lasciato la guida del Carroccio per occuparsi a tempo pieno della presidenza della regione Lombardia. Alle successive primarie per la segreteria della lega Nord, nel 2017, Salvini si è imposto con una percentuale simile, l'82,7 per cento.