Piccola Posta

    Ho letto con grande aspettativa un articolo del Corriere sull'avanzata della chirurgia plastica dedicata alla demolizione di interventi estetici. Secondo l'articolo cresce vistosamente la percentuale di interventi intesi a ripristinare la condizione originaria, a percorrere a ritroso il cammino della speranza di sembrare più belle-belli, più giovani, più sexy. E non solo per la correzione degli interventi mal riusciti, ma per una specie di nostalgia per com'era prima. No, non ho in programma alcun ricorso a rifacimenti né a ripristini corporali. Ho solo un fervido interesse filosofico alla reversibilità e politico alla disponibilità umana a tornare sui propri passi. Un fervido interesse al rientro dalla Brexit e dalle sue labbra gonfie.