Cartellone

    di Luca Fiore

    Il grande museo festeggia i 200 anni con una serie di grandi mostre. Questa, dal tema un po' bizzarro, ma forse proprio per questo meritevole d'attenzione, è dedicata a tre giganti del XVII secolo. Le opere sono 72 e provengono, oltre che da Madrid, dai grandi musei di Londra, Amsterdam, L'Aia, New York. Il pretesto per accostarli è abbastanza debole, si parla di “sguardi affini”. Un po' poco, si dirà. Ma forse, oltre alla scorpacciata di capolavori, la visita vale per educare gli occhi e la testa a un esercizio di confronto che, purtroppo, le mostre monografiche in voga spesso non permettono.

    Madrid. Museo del Prado. “Velázquez, Rembrandt, Vermeer. Miradas afines en España y Holanda”. Fino al 29 settembre

    info: museodelprado.es

    Di Giuseppe Uncini stupisce la capacità di far convivere antico e moderno. Le sculture in cemento armato, quelle per cui di solito lo si ricorda, uniscono la sfacciataggine novecentesca che osa usare di tutto per cercare la poesia e un'austerità che richiama certa architettura classica o addirittura romanica. Uncini fa sua l'energia maschia (che, capisco, può risultare antipatica) del brutalismo di ogni latitudine, a cui lo lega l'utilizzo del cemento. Eppure quelle che va a creare sono forme di grande eleganza, segnate da equilibri e armonie classiche. Un'alchimia affascinante.

    Roma, La Galleria Nazionale. “Giuseppe Uncini. Realtà in equilibrio”. Fino al 29 settembre

    info: lagallerianazionale.com

    di Mario Leone

    Non ci fanno impazzire gli anniversari. Facciamo un'eccezione per Plácido Domingo, che vive questa rinnovata ribalta in una carriera segnata da tante splendide interpretazioni diventate di riferimento. Il baritono spagnolo (ora non canta più da tenore perché l'età si fa sentire sulle corde vocali) presenta un tour con tante date in Italia. Una su tutte quella all'Arena di Verona per festeggiare i cinquant'anni dal debutto. Presenterà tre atti unici di altrettante opera verdiane: “Nabucco”, “Simon Boccanegra”, “Macbeth”.

    Verona, Arena. Domenica 4 agosto, ore 20.45

    info: arena.it

    L'ensemble Odhecaton è una di quelle formazioni vocali che hanno fatto della perfezione la ragione del fare musica. Dal 1998, anno di fondazione, il tratto distintivo del gruppo è la declamazione della parola, la sua lettura mobile ed espressiva della polifonia. Il repertorio è quello europeo tra Quattro e Seicento eseguito da alcune delle migliori voci maschili italiane specializzate nell'esecuzione della musica rinascimentale e preclassica sotto la direzione di Paolo Da Col. Un concerto che va dall'antico (Palestrina, de Victoria) al contemporaneo (Pärt, Sciarrino). Imperdibile.

    Ravello (Salerno), Sala dei cavalieri di Villa Rufolo. Venerdì 2 agosto, ore 23

    info: ravellofestival.com

    di Eugenio Murrali

    Torna il Plautus Festival, un rifugio del classico. Il 2/8 la grande Francesca Benedetti sarà “Ecuba”, nella tragedia dei vinti di Euripide, diretta da Giuseppe Argirò. Il 4/8 debutterà “Asinaria” di Plauto con Giorgio Marchesi, regia di Gigi Palla. Il 7/8 “I due gemelli… veneziani” di Natalino Balasso da Goldoni, qui incentrata sull'idea di apparenza. Il 9/8 prima per la metateatrale “Càsina” di Plauto, regia del direttore Cristiano Roccamo. Chiudono “Il Mercante di Venezia” di Shakespeare con Mariano Rigillo (12/8) e “La tragica storia del dottor Faust” di Marlowe con Edoardo Siravo e Antonio Salines (17/8).

    Sarsina (Forlì-Cesena). Plautus Festival. Fino al 17 agosto

    info: plautusfestival.it

    Ultimi giorni del Radicondoli Festival, sul tema della marginalità. “Una possibile occasione per rimettere in gioco la nostra idea di cultura, interrogarsi sugli altri e sugli altri modi di stare al mondo”, per il curatore Massimo Luconi. Si segnalano stasera la poesia di Mariangela Gualtieri e Federica Fracassi in “Insieme”, domani Mohamed Traoré, dal Mali, in “Parole con il vento del deserto”, venerdì “Amo il bianco tra le parole” con Laura Marinoni, sabato “Preghiera per Cernobyl” da Svetlana Aleksievic con Mascia Musy e Francesco Argirò, domenica il progetto speciale “Edipo re” con Ivan Aloisio.

    Radicondoli Festival (Siena). “Ai margini”. Fino al 4 agosto

    info: radicondoliarte.org