Ritardo digitale
La Commissione europea ha pubblicato il rapporto Desi, l'indicatore che misura il livello di attuazione dell'Agenda digitale di tutti gli stati membri e che rileva i progressi compiuti in termini di digitalizzazione. Anche quest'anno è emerso il tema del ritardo italiano come importante “freno” allo sviluppo economico e sociale del paese. Infatti, l'Italia si piazza al 26esimo posto (su 28) fra gli stati membri dell'Unione europea. Il 19 per cento degli italiani, fra l'altro, non ha mai usato internet, il doppio della media europea. Numeri di Mariarosaria Marchesano.
44 per cento
La quota di italiani fra 16 e 74 anni che può vantare competenze digitali di base contro la media europea del 57 per cento.
1 per cento
La quota di laureati italiani in materie di Ict (Tecnologie dell'informazione e della comunicazione) contro la media europea del 3,5 per cento.
30 per cento
L'aumento di richiesta di professionisti in ambito Ict che ci sarà in Italia nei prossimi cinque anni secondo Kelly Services.
60 per cento
Il gap tra domanda e offerta di lavoro che ci sarà per i laureati in Ingegneria informatica, profilo già ambitissimo dalle aziende.
36 per cento
E' la percentuale di italiani che secondo l'ultimo rapporto Ocse è in grado di utilizzare internet in maniera complessa e diversificata. E' il livello più basso tra i paesi Ocse.
50 per cento
La percentuale della popolazione che non possiede competenze digitali di base. Nell'outlook per il 2019 l'Ocse aveva definito l'Italia “impreparata ad affrontare le sfide della digitalizzazione” e l'aveva inserita nel gruppo “con il ritardo digitale più consistente” in compagnia soltanto di Grecia e Polonia.
40 per cento
La percentuale di recruiter italiani che pensa che non vi siano abbastanza candidati con le giuste competenze digitali per i posti di lavoro disponibili, secondo una recente indagine di Linkedin.
19°
In questo scenario è buona, invece, la situazione della connettività. L'Italia si colloca al 19esimo posto recuperando sette posizioni rispetto alla classifica del rapporto Desi del 2018.


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