Italiani in debito

    Gli italiani chiedono sempre meno soldi in prestito alle banche per l'acquisto della casa e sempre più risorse per comprare beni di consumo. Lo spaccato contrastante emerge dall'ultima rilevazione del sistema di informazione creditizio Crif relativa al primo semestre 2019. In pratica, mentre il numero di richieste di mutuo presentato dalle famiglie segna una battuta d'arresto, dovuta soprattutto al ridimensionamento delle surroghe, il comparto dei finanziamenti privati è in forte crescita. In termini assoluti, sottolinea Crif, si tratta del volume di richieste più elevato da quando il sistema ha iniziato a rilevare sistematicamente l'andamento del comparto. Luci e ombre del credito alle famiglie in Italia nei numeri di Mariarosaria Marchesano.

    -9,4 per cento

    E' quanto è calato il numero di domande di mutui per acquisto di abitazioni nei primi sei mesi del 2019 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Dopo vari anni di crescita sostenuta, il rallentamento si accompagna al costante calo di surroghe e sostituzioni dovuto al minor numero di persone per le quali la rottamazione dei vecchi contratti potrebbe risultare conveniente.

    -11,6 per cento

    Il calo delle domande di mutui a giugno rispetto allo stesso mese del 2018, a conferma del fatto che la contrazione registrata da inizio anno si sta inasprendo.

    129.383 euro

    E' l'importo medio richiesto per i finanziamenti per la casa, in aumento rispetto al 2018 del 2,6 per cento.

    9,8 per cento

    L'aumento dei prestiti erogati dalle banche a privati con esplicite finalità di consumo, per esempio per l'acquisto di un'automobile o di una lavatrice.

    6,3 per cento

    L'aumento dei finanziamenti personali, tipologia che non prevede una finalità precisa.

    9.890 euro

    L'ammontare medio richiesto per i prestiti personali e finalizzati, in crescita rispetto al primo semestre 2018. La cifra rappresenta il valore più elevato degli ultimi 10 anni. Nello specifico, l'importo dei prestiti finalizzati è cresciuto di oltre l'8 per cento mentre quello dei personali è in diminuzione dell'1,7 per cento.

    1,7 per cento

    E' il tasso di default a 90 giorni registrato per i prestiti (1,3 per cento per i mutui). I valori sono ai minimi storici.