Il guaio dello scandalo ridotto a pettegolezzo

    Nel nostro mondo intercettato, in cui la trasparenza rivela il suo fondo melmoso anche quando si pone a difesa della virtù pubblica, si può rispondere l'incredibile e il grottesco a qualsiasi accertamento, contando su una relativa impunità, fino a quando non si sa. Forse il Truce arriverà a dirsi intollerante alla Nutella russa.

    Non è sempre stato così. I politici che finanziavano un tempo i loro gruppi di potere, e che arraffavano tangenti anche perché il denaro circolante che lubrifica e fa vincere i congressi o lo prendi tu o lo prende il tuo avversario, rubli o dollari che siano, erano protetti dagli arcana, vivevano in un mondo di mezzo strumentale alla politica (e a qualche cresta extrapolitica: l'uomo non è di legno) e quando erano beccati, bè, era scandalo vero, non un gioco di tweet e Facebook in diretta, di facce toste e di indignazioni bislacche del disonorato per un giorno. Non c'erano tanti video e tanti audio come adesso. Le trame erano protette da aggeggi come il trojan. E il risultato era che un confine abbastanza preciso tra la correttezza e lo scandalo era segnato, tutti sapevano che la politica si nutre come una bestia dell'irregolarità e del mistero appropriativo, ma quando venivano fuori le negazioni, i vade retro, erano vere e significative battaglie per una difesa politica di gruppo, di coorte, di filiera. Ora è una caricatura selvaggia e impunita, uno può dire di non conoscere il suo braccio destro, e rimirarsi nelle foto che li ritraggono insieme mille volte alla mensa di Putin, e la sensazione è che potrebbe anche non succedere alcunché, anzi, donne e figure pubbliche piene di sprezzatura, come la bella Chirico e la Casellati multinome, fanno a gara nel denunciare i “pettegolezzi”. Ah, i pettegolezzi, quella cosa che fa le veci mediatiche delle prove o degli indizi sostanziali legati a comportamenti bene individuati.

    In Austria sì, colà fu diverso. Anche perché lì non era coinvolto un braccio destro, ma il corpo rilassato a Ibiza di un Truce viennese, non era un audio ma un video assassino, e non si poteva dirsi analcolici visto che l'alcol stava in bella vista sul tavolino. Eppoi sono austriaci, cioè moralmente psicorigidi, per loro la promessa di finanziamenti contrattati alle spalle dei cittadini, prima gli austriaci, è uno scandalo punto e basta. Ma noi latini e mediterranei ce la caviamo con poco, dopo la fine degli arcana imperii. Lo scandalo è solo parte della chiacchiera nazionale, può essere di un'evidenza palmare, ma la civiltà del palmare, del tablet e della trasparenza digitale lo offusca, lo ridimensiona a pettegolezzo, lo cancella in un batter di clic. Non era meglio quando la politica era misteriosa, utile, produttiva, intelligente, losca e machiavellica?