DIAMO I NUMERI
751
I seggi totali che compongono il Parlamento europeo in cui vengono mandati gli eurodeputati eletti direttamente dai 28 stati membri, dal 1979 ogni cinque anni.
181
Gli eurodeputati del Ppe, che avrà 35 deputati in meno rispetto alla scorsa legislatura ma resta il gruppo più numeroso a Strasburgo. Il bavarese Manfred Weber è stato riconfermato capogruppo con 156 voti su 160. I due vice presidenti del gruppo sono lo spagnolo Esteban González Pons e l'olandese Esther de Lange, che potrebbero prendere il posto di Weber se il tedesco dovesse essere nominato per un ruolo ai vertici delle istituzioni europee.
152
I seggi che dopo le elezioni sono stati assegnati ai socialisti. Anche loro in calo: rispetto alla scorsa legislatura hanno perso 35 eurodeputati. Come capogruppo è stata eletta l'eurodeputata spagnola Iratxe García, rappresentante del partito più numeroso nella famiglia, il Psoe del primo ministro Pedro Sánchez che ha venti parlamentari europei. Il Partito democratico invece è passato da 31 seggi a 19.
108
I seggi dei liberali al Parlamento europeo. Contrariamente alle prime due famiglie europee, i liberali sono in crescita e alle ultime elezioni hanno guadagnato 39 seggi. Complice l'arrivo nel gruppo anche degli europarlamentari francesi de La République En Marche che hanno segnato una svolta all'interno della famiglia europea. Innanzitutto un nuovo nome: da Alde, il nome con cui il partito si è presentato alle elezioni, a Renew Europe. Due settimane fa è stato eletto il capogruppo, il romeno Dacian Ciolos, che godeva del favore del presidente francese dopo la rinuncia di Nathalie Loiseau, che si è dovuta ritirare in seguito ad alcuni commenti sui suoi colleghi.
75
Gli europarlamentari del gruppo dei Verdi, che sono la più grande storia di successo e sorpresa delle ultime elezioni europee. Si pensava che l'onda verde fosse qualcosa di passeggero, invece dopo il successo dei Grünen in Germania e de Europe écologie-Les Verts in Francia hanno guadagnato 23 seggi in più rispetto al 2014 e hanno deciso di avvicinarsi ai liberali e di entrare nella “coalizione jumbo”, il grande ritrovo delle famiglie europeiste.
73
Gli eurodeputati del gruppo Identità e democrazia, il gruppo del duo Salvini-Le Pen. L'alleanza sovranista ha all'interno dieci partiti e rispetto alla passata legislatura ha 37 seggi in più. Ha cambiato nome molte volte, prima Europa delle nazioni e della libertà, poi Europa dei popoli e della libertà, e all'ultimo si sono contate anche alcune defezioni. Il vicepremier leghista italiano, che di questa alleanza è il leader e l'azionista di maggioranza con i suoi 28 deputati (dopo la Brexit saranno 29), sperava di attrarre grandi nomi del sovranismo europeo come l'ungherese Viktor Orbán o Nigel Farage.
62
I seggi dei conservatori del gruppo Conservatori e riformisti. Anche loro hanno perso eurodeputati, 15, dalla passata legislatura. Il partito più forte al suo interno è il PiS polacco con 26 eurodeputati. C'è una componente italiana: i cinque eurodeputati di Fratelli d'Italia.
41
Gli eurodeputati del gruppo Gue/Ngl. Il partito delle sinistre ha perso 11 parlamentari, molti dei quali a causa dell'indebolimento di Syriza. Dopo le elezioni europee del 26 maggio il premier greco Alexis Tsipras ha indetto elezioni anticipate a causa del risultato deludente. La Grecia voterà il 7 luglio.
2 luglio
Giorno di apertura della legislatura. Alle 10 si insedieranno ufficialmente i nuovi eurodeputati. Il primo atto ufficiale della plenaria sarà l'elezione del presidente del Parlamento europarlamento il 3 luglio. Serve la maggioranza assoluta nei primi tre scrutini per eleggere il presidente, i due candidati che nell'ultimo scrutinio hanno avuto più voti andranno al ballottaggio.


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