La censura di pechino su piazza tiananmen

    Oggi, 4 giugno del 2019, è il trentesimo anniversario del massacro di piazza Tiananmen a Pechino, in Cina, quando l'esercito uccise migliaia di studenti, operai e comuni cittadini che chiedevano democrazia e giustizia. Dopo il massacro, sugli eventi di un Partito comunista che uccide e perseguita la sua gioventù migliore il regime fece cadere il silenzio. Nessuno poteva scrivere né parlare di quello che accadde il 4 giugno del 1989, e oggi i ragazzi nati in Cina dopo gli anni Novanta spesso non sanno niente del massacro, e se sanno qualcosa hanno nozioni vaghe su disturbi di piazza e niente più. Internet, come era facile immaginare, è diventato lo strumento principe con cui il regime mette in pratica la censura. La censura di internet in Cina ha infiniti livelli, avviene per opera dello stato e anche per opera delle aziende digitali, che sono tenute a eliminare ed eventualmente segnalare i contenuti sensibili – e pochi contenuti sono sensibili per il Partito come i massacri di piazza Tiananmen.

    Fino a pochi anni fa, censurare le menzioni della strage – che spesso in Cina sono creative, utilizzano linguaggi in codice e metafore – era un lavoro principalmente umano. Oggi ci pensa l'intelligenza artificiale. Reuters ha parlato con molti dipendenti delle aziende di internet in Cina, e per esempio un dipendente di Bytedance (l'azienda di Tik Tok, la app preferita dei vostri figli) dice: “A volte tra noi diciamo che l'intelligenza artificiale è lo scalpello, mentre l'umano è il machete”. Come a dire: le macchine ormai fanno il lavoro di fino meglio degli esseri umani. Un impiegato di Baidu, il principale motore di ricerca cinese, dice che il lavoro di individuazione e cancellazione dei riferimenti a piazza Tiananmen viene ancora fatto mediante una lista di parole chiave che il sistema deve censurare. In questo genere di mansioni, l'intelligenza artificiale riesce a essere infinitamente più efficiente di un essere umano, e ogni riferimento al massacro viene eliminato con facilità.