Appello di scienziati e accademici a Conte: “Non chiudete Radio Radicale”

    Al direttore - Noi accademici e scienziati che insegniamo con passione ai nostri giovani e facciamo ricerca con amore e curiosità nelle Università italiana ci rivolgiamo a Lei, signor Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana, Giuseppe Conte, per chiederle che non venga chiusa Radio Radicale, ulteriore fondamentale baluardo di conoscenza e diffusione della cultura nel nostro Paese. Gentile Presidente, se pensiamo che la democrazia e la libertà di un Paese si basino sul famoso principio di Einaudi, il “conoscere per deliberare”, non possiamo far scomparire, dopo quasi mezzo secolo, questo strumento di informazione e di servizio pubblico. Le chiediamo, Presidente, che non chiuda questa Università popolare, una nostra gemella per conoscenza e ricchezza, si pensi solo al famoso ed estesissimo archivio di Radio Radicale, che è stato ed è strumento fondamentale per le nostre ricerche. Radio Radicale fornisce un servizio pubblico che trasmette, senza pubblicità, non solo politica, ma i processi – dalla mafia, alla grande cronaca, al terrorismo – segue i dibattiti interni alle istituzioni, i congressi di partito, i dibattiti sindacali, i movimenti, gli eventi culturali e scientifici, i fili diretti e le interviste per strada dei cittadini. In questi anni Radio Radicale ha costituito un grande archivio audiovisivo: più di 250 mila registrazioni, tra cui oltre 19 mila sedute dal parlamento, 6.700 processi giudiziari, 19.300 interviste e 4.400 convegni. E' stata la prima Radio nel mondo che ha deciso di essere Università popolare, e mai come oggi abbiamo bisogno di conoscenza e cultura per non essere sommersi da troppa informazione, per di più mescolata tra il vero e il falso, che appare come un fatto voluto, uno strumento usato dalle nuove forme di autoritarismo per affermarsi. Se il 21 maggio non verrà rinnovata la convenzione si decreterà la chiusura di questa Università popolare, per questo gentile Presidente le scriviamo, perché Lei trovi una soluzione per permettere che non muoia l'esperienza, unica nel mondo, che è Radio Radicale.

    Francesco Giavazzi, professore ordinario di Economia politica, Università Bocconi

    Alberto Alesina, professore di Politica economica, Harvard University

    Andrea Sorbi, professore ordinario di Logica Matematica, Università degli studi di Siena

    Andrea Francioni, professore associato di Storia delle relazioni internazionali, Università degli studi di Siena

    Edmondo Trentin, professore aggregato di Intelligenza artificiale, Università degli studi di Siena

    Monica Bianchini, professore associato di Bioinformatica, Università di Siena

    Lorenzo Infantino, professore Ordinario di Metodologia delle Scienze Sociali presso il Dipartimento di Impresa e Management della Luiss Guido Carli

    Giulia Simi, professore aggregato di Graph Theory, Università degli studi di Siena

    Giovanni Carbone, professore ordinario di Scienza Politica, Università degli studi di Milano

    Giovanni Sambin, professore ordinario di Logica e Fondamenti della matematica, Università degli Studi di Padova

    Andrea Garulli, professore ordinario di Sistemi dinamici, Università degli studi di Siena

    Marcello Crivellini, professore associato di Analisi e Organizzazione di Sistemi Sanitari, Politecnico di Milano

    Edoardo De Tommasi, ricercatore presso l'Istituto per la Microelettronica e i Microsistemi del Consiglio Nazionale delle Ricerche

    Carlo Toffalori, professore ordinario di Logica matematica, Università degli studi di Camerino

    Eugenio Neri, cardiochirurgo e professore associato di Scienze tecniche mediche applicate, Università degli studi di Siena

    Gustavo Gozzi, professore ordinario di Storia delle dottrine politiche nell'Università degli Studi di Bologna

    Alen Khanbekyan, assegnista di ricerca, docente di fisica, Università degli studi di Siena

    Marcello Signorelli, professore ordinario di Politica economica, Università degli studi di Perugia

    Ivo Rendina, research director of the Italian National Council of Research

    Eleonora Guasconi, professore associato di Storia delle relazioni internazionali, Università degli Studi di Genova

    Valentina Bosetti, professore ordinario di Economia, Università Bocconi

    Silvana Prosperi, Curatrice Festival Mediterraneo della laicità

    Luca Placidi, professore dell'Università Telematica Internazionale Uninettuno

    Vittoria Brambilla, ricercatore di Botanica Generale, Università degli studi di Milano

    Federico Binda, ricercatore, Università di Regensburg (Germania)

    Gianni Pozzi, professore ordinario di Microbiologia e Microbiologia clinica

    David Galliani, professore associato di Diritto pubblico, Università degli studi di Milano

    Giulio Cossu, professor of Regenerative Medicine Division of Cell Matrix Biology & Regenerative Medicine Faculty of Biology, Medicine and Health, University of Manchester

    Irene Pellizzone, ricercatrice in diritto costituzionale, Università degli studi di Milano

    Francesco Orzi, professore Ordinario di Neurologia, Università La Sapienza, Roma

    Michele De Luca, professore ordinario nel Dipartimento di Scienze della Vita e Direttore del Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari” dell'Università di Modena e Reggio Emilia

    Ambrogio Santambrogio, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche, Università degli Studi di Perugia

    Luca Gianaroli, abilitazione a professore ordinario e Direttore Scientifico di SISMeR

    Ludovica Poli, ricercatrice di Diritto Internazionale, Università degli studi di Torino

    Anna Pia Ferraretti, membro della European Society for Human Reproduction and Embryology (ESHRE), membro della American Society for Reproductive Medicine (ASRM)

    Enrico Bucci, professore di Biologia dei Sistemi, alla Temple University di Philadelphia

    Luigi Bodria, professore ordinario di Meccanica agraria nell'Università degli Studi di Milano

    Francesca Re, ricercatore di Biochimica, Università degli studi di Milano

    Fabio Fornara, professore associato di Botanica generale, Università degli studi di Milano

    Franco Faoro, professore associato di Patologia Vegetale, Università degli studi di Milano

    Andrea Sonnino, già dirigente di ricerca ENEA, già responsabile Research and Innovation Unit della FAO, Vicepresidente della FIDAF (Federazione Dottori in Agraria e Forestali)

    Tania Re, socia fondatrice della Cattedra Unesco “Salute Antropologia, Biosfera e sistemi di cura” presso l'Università di Genova (IT), attualmente ricercatrice presso il Centro regionale Toscana per la Fitoterapia (CERFIT) – Ospedale Careggi, Firenze (IT). E' inoltre specializzata in Psicologia dello Sport, Ipnosi, Counselling e Medicina Naturale.

    Lucio Conti, ricercatore di Genetica, Università degli studi di Milano

    Guido Frosina, dirigente Sanitario presso l'IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova

    Mina Welby, co-presidente dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica

    Gianfranco Spadaccia, consigliere generale dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica

    Angelo Calandrini, avvocato e consigliere generale dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica

    Mario Ricci, componente del Gruppo di Studio sulla Bioetica della S.I.A.A.R.T.I. (Società Italiana di Analgesia, Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva), consigliere dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica

    Massimo Clara, avvocato e consigliere dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica

    Carlo Troilo, giornalista e consigliere dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, già direttore delle Relazioni Esterne della RAI

    Maria Teresa Agati, vicepresidente di Confindustria Federvarie con delega ai rapporti con il Ministero della Salute, è membro della Commissione Sanità di Confindustria, è presidente del Consorzio IGIS (Italian Group Innovative Solution) per l'esportazione con delega ai rapporti con le istituzioni governative cinesi per l'assistenza alle persone disabili

    Michele Lodigiani, agronomo