I “taxi del mare” che non lo erano

Archiviato il “teorema Zuccaro” sulle ong, ma le fake news sono dure a morire

    Diverse procure hanno appurato il comportamento illecito di alcune ong. Non ho mai generalizzato”, diceva martedì scorso il vicepremier Luigi Di Maio in un'intervista a Repubblica . Pessimo tempismo, perché dopo poche ore è arrivata una notizia che smonta due anni di accuse infondate sui presunti legami tra ong e criminalità organizzata, basate sul ritornello “io so, ma non ho le prove”. Il pm di Catania Carmelo Zuccaro, quello che aveva lanciato questa caccia alle streghe senza avere – per sua stessa ammissione – elementi probatori, ha chiesto l'archiviazione delle indagini sul comandante e sul capomissione della nave dell'ong Proactiva Open Arms, che il 17 marzo 2018 soccorse e salvò 218 migranti al largo della Libia portandoli a Pozzallo. Ieri, il gip ha accolto la richiesta e la questione si può dire chiusa. Così come lo scorso anno era stato chiuso a Palermo un procedimento analogo, che anche in quel caso ipotizzava il reato di associazione a delinquere finalizzata all'immigrazione clandestina nei confronti di Open Arms e di Sea Watch. Ma se il sentito dire non è bastato ad avviare i processi nelle aule di tribunale, è stato invece sufficiente a scatenare quelli mediatici. E così è partita la macchina delle fake news a cui – ma questo non fa più notizia – non hanno mancato di accodarsi Matteo Salvini e Di Maio. L'archiviazione del caso Open Arms è una pietra tombale sulla storia, falsa, dei “taxi del mare”. Un'espressione che il vicepremier del M5s ha sdoganato per accusare le ong, dicendo che era stata l'Agenzia europea per la sicurezza delle frontiere esterne (Frontex) a definire così in un suo rapporto l'attività di salvataggio dei migranti in mare. Solo che Frontex non aveva mai usato quel termine, che invece era stato rilanciato in un video anti ong da uno studente universitario, Luca Donadel, che su YouTube ha avuto milioni di visualizzazioni. Donadel aveva usato come fonte Gefira, un think tank di ispirazione identitaria e sovranista, vicino alla destra estrema, che da anni diffonde tesi complottiste, come quella dei presunti legami tra il finanziere George Soros e le ong. E' da una bugia, insomma, che ha preso forma la politica migratoria dell'Italia gialloverde.