996: il codice dello sfruttamento tech

    In Cina centinaia di ingegneri delle più importanti aziende tecnologiche del paese, da Tencent a Bytedance, sono in rivolta contro i loro datori di lavoro a causa di un numero: 996. Il numero rappresenta l'etica del lavoro sovrumana che i giganti tech cinesi pretendono dai loro ingegneri e programmatori, etica che si conta in ore trascorse in ufficio: dalle nove del mattino alle nove della sera, per sei giorni a settimana. Nove-nove-sei, appunto. E' da decenni che in Cina le aziende tecnologiche richiedono ai loro dipendenti prestazioni extra, straordinari non pagati, orari di lavoro eccezionalmente lunghi, ma fino a poco tempo fa si trattava di richieste informali, di piccole pressioni dei capi ufficio, di cultura aziendale. Questo perché la legge cinese impone regole molto strette agli orari di lavoro: gli straordinari devono essere pagati e non si può lavorare più di 44 ore alla settimana, in media. Chi lavora con il sistema 996, però, di ore ne fa 72, ed è per questo che per anni questi orari lavorativi sono stati un segreto di Pulcinella tra le aziende. Poi, lo scorso gennaio, un'azienda di ecommerce semisconosciuta chiamata Youzan ha istituito per la prima volta il 996 come orario di lavoro ufficiale (questo senza contare ulteriori straordinari, spesso non pagati), e da quel momento è cominciato il disastro.

    Gli ingegneri di decine di aziende si sono organizzati e hanno usato GitHub, una piattaforma collaborativa di programmazione, per protestare contro lo sfruttamento. GitHub è una piattaforma importantissima per il lavoro di tutte le aziende tech, e per questo non è stata censurata, almeno per ora. Alcuni grandi magnati tech cinesi, come Jack Ma, hanno difeso la propria cultura societaria dicendo che per costruire aziende di valore mondiale bisogna dare il meglio di sé. In occidente, nel frattempo, si guarda alle proteste con un po' di orrore (tra i lavoratori) e un po' di invidia (tra i ceo).