Cartellone
di Luca Fiore
In un quadro di Adrian Ghenie si può vedere, allo stesso tempo, qualcosa di Bacon, di Richter e Polke. Inquietudine alla David Lynch. La qualità è altissima. Il suo charme è una trappola perfetta. Poi guardi la data di nascita, 1977, e non capisci. La sua carriera (Biennale di Venezia e aste milionarie) sembra una sceneggiatura scritta da Aaron Sorkin. Ti assale il dubbio che si tratti di un genio nato in provetta. Come una teenager che si rifà le tette. L'impalcatura reggerà dopo i quaranta? Ma potrebbe essere anche come Lady Gaga, che sotto il trucco nascondeva il vero talento. Ci rivediamo tra vent'anni.
Venezia, Palazzo Cini. “Adrian Ghenie. The Battle between Carnival and Feast”. Fino al 18 novembre
info: palazzocini.it
Vicenza è una bellissima città. E, forse, ci vivrei. Anche perché nei prossimi giorni apre uno spazio per l'arte contemporanea tutto nuovo. E' un torrione medievale che Antonio Coppola, imprenditore e collezionista, ha ristrutturato per ospitare la propria Fondazione e che, tra 30 anni, donerà alla città. Per l'esordio sceglie due protagonisti di quella superpotenza artistica che si dimostra essere la Germania. Scommettere su Neo Rauch è un gesto di forza e intelligenza. Il suo collezionismo sa essere coraggioso, con incursioni importanti e controcorrente nella periferia dell'impero. Cioè in Italia.
Vicenza, Fondazione Coppola. “Neo Rauch, Rosa Loy. La Torre”. Dal 5 maggio al 31 agosto
info: fondazionecoppola.org
di Mario Leone
Ha da poco compiuto ottantatré anni ma Zubin Metha ha la freschezza, la passione e la curiosità dell'esordiente. Con lui un altro giovanotto, il pianista Maurizio Pollini che sul palco scaligero è salito poche settimane fa. Questi due artisti si sono ritrovati per un concerto a favore della fondazione indiana “Saint Francis Home”, fondata dallo stesso Metha per sostenere dei disabili. L'occasione per fare del bene agli altri. Chi andrà al concerto farà sicuramente del bene anche a se stesso.
Milano, Teatro alla Scala. 7 maggio, ore 20
info: teatroallascala.com
Daniel Harding e i Berliner Philharmoniker al Lugano Festival. Un programma che profetizza quello che succederà alla musica del XX secolo. A due scene da opere di Richard Wagner – “L'incantesimo del Venerdì santo” da Parsifal e Vorspiel und Liebestod da “Tristan und Isolde” – fanno eco “Les Troyens” (Caccia reale e tempesta) e Roméo et Juliette (Scena d'amore) di Hector Berlioz. Al centro, Claude Debussy (questi assorbe l'insegnamento wagneriano e lo proietta nel Novecento) con il “Prélude à l'après-midi d'un faune” e la Suite sinfonica da Pelléas et Mélisande. Vale la trasferta!
Lugano, LAC Sala Teatro. Venerdì 3, ore 20.30
info: luganomusica.ch
di Eugenio Murrali
Glauco Mauri è stato il primo, in Italia, a interpretare “L'ultimo nastro di Krapp” di Samuel Beckett, storia di un uomo anziano che, a distanza di anni, ascolta una registrazione della sua giovinezza e vi ritrova dentro emozioni, ricordi, possibilità perdute. E' suggestivo pensare che la voce riprodotta in scena è la stessa registrata da Mauri cinquant'anni fa. Compongono inoltre lo spettacolo “Atto senza parole”, interpretato da Roberto Sturno, e un rarissimo documentario, “Dal silenzio al silenzio” di Seàn O'Mòrdha, curato anche da Beckett stesso, che, cosa inusuale, si racconta.
Trieste, Politeama Rossetti. “En attendant Beckett” da Samuel Beckett. Fino al 12 maggio
info: ilrossetti.it
Il talento di Elisabetta Pozzi, diretta da Andrea Chiodi, si mette al servizio di una commedia del drammaturgo greco-britannico Alexi Kaye Campbell. Con lei altri cinque attori danno vita alle atmosfere di una cena in famiglia a casa della protagonista, Kristin Miller, donna di cultura umanistica, negli anni Sessanta militante radicale di sinistra, oggi signora politicamente impegnata. La serata in campagna con i due figli, le loro compagne e un vecchio amico di Kristin si dipana in un crescendo che fa esplodere tensioni generazionali e mette in crisi i personaggi.
Brescia, Teatro Sociale. “Apologia” di Alexi Kaye Campbell. Fino al 12 maggio
info: centroteatralebresciano.it


Il Foglio sportivo - in corpore sano
Fare esercizio fisico va bene, ma non allenatevi troppo
