Bashir alla sbarra
Il dittatore del Sudan, Omar al-Bashir, è stato arrestato mercoledì scorso in seguito alle proteste dei cittadini, che andavano avanti da diversi mesi. E' il secondo leader africano a dimettersi nelle ultime settimane, dopo che l'algerino Bouteflika aveva lasciato il suo incarico a causa di un'insurrezione popolare contro di lui. Lo scorso 22 febbraio al-Bashir aveva dichiarato lo stato d'emergenza e una settimana dopo si era dimesso dalla guida del Partito del congresso nazionale. Il paese africano verrà guidato da un consiglio militare per i due anni di transizione prima delle elezioni. Numeri di Gregorio Sorgi sull'ex dittatore del Sudan, che sarà processato nel suo paese.
1973
L'anno in cui al-Bashir combatte con l'esercito egiziano nella guerra arabo-israeliana, dopo essersi diplomato all'accademia militare del Sudan e dell'Egitto. Al-Bashir è figlio di due contadini, ed è nato in un paese vicino alla capitale Khartum. Si è sposato due volte (la prima moglie era sua cugina), ma non ha avuto figli. Prima di entrare in politica, ha occupato varie posizioni di potere nell'esercito del Sudan.
1989
L'anno in cui El Bashir conduce un colpo di stato contro il premier del Sudan, Sadiq al-Mahdi, e diventa il capo del Comando rivoluzionario. Il nuovo leader sospende le libertà civili, bandisce i partiti politici e introduce la legge islamica nell'ordinamento del Sudan. Nel 1993, al-Bashir si autoproclama presidente, e il Comando rivoluzionario viene sciolto.
75 per cento
I consensi con cui viene eletto presidente nel 1996 (è l'unico candidato a presentarsi alle elezioni). Al-Bashir forma un'alleanza con Hassan al-Turabi, il leader del Fronte nazionale islamico, che lo aveva convinto a introdurre la Sharia. Nel 1993, gli Stati Uniti inseriscono il Sudan nella lista dei paesi che finanziano il terrorismo. In questi anni, al-Turabi invita Obama Bin Laden in Sudan, ed al-Bashir litiga con l'alleato per i suoi legami con gli islamici fondamentalisti.
2011
La Corte dell'Aia condanna al-Bashir per genocidio e per crimini contro l'umanità nella guerra di Darfur iniziata nel 2003 (è ancora in corso, e ha causato 300 mila vittime secondo l'Onu). I gruppi ribelli hanno combattuto il governo del Sudan, accusato di avere oppresso la popolazione cristiana di Darfur. Al-Bashir è sempre stato alleato con la Russia; nel dicembre 2018, si è recato in Siria per incontrare Bashar al-Assad (il primo paese islamico a farlo dall'inizio della guerra civile nel 2011).


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