Carlo Tavecchio (foto LaPresse)

Campionato furioso

La circular e nojosa istoria dell'italico torneamento

Mirko Volpi

Il re Tavecchio fra il trambusto delle turbe negroazzurre e il ritorno del Gran Boemo 

Carlo Tavecchio, re del Giuoco del Pallone
Servitore di Tavecchio

 

Tavecchio: Ahi feral trambusto!

Servitore: In disparte me ne sto.

Tavecchio: Un molesto sonar di cennamelle mi percote l’orecchie.

Servitore: Non vi intendo.

Tavecchio: Valletto infingardo, non odi le urla, gli strepiti?

Servitore: Labili esalazion mi paion, in mia fe’.

Tavecchio: Deh, moviti! Va’, controlla.

Servitore: Già io mi stava nelle soffici coltrici…

Tavecchio: Tu non se’ come di Platini il servo, che sì veloce viene che par ch’il vento il mene.

Servitore: Tu Tavecchio sei, lui è le Roi.

Tavecchio: Taci, ciarlatan, e dimmi: perché ancor codeste urla?

Servitore: Le turbe negroazzurre lamentan grave ingiustizia.

Tavecchio: Non vedo qual sia la novità.

Servitore: Io me n’andrei…

Tavecchio: T’arresta, fellon! Orsù, m’informa. Del torneamento nulla so.

Servitore: Non vedo qual sia la novità.

Tavecchio: Un altro motto, e servirai in un ginnasio di pedatori sodomitti.

Servitore: Agli ordini, maestà.

Tavecchio: Li Neapolitan io credo abbian fatto strame de li rozzi orobici…

Servitore: Così non fu: lo giovin Caldaro due volte li atterrò.

Tavecchio: Qual stupor! Vendetta fu de lo sesterzio che in capo cadde al pravo Alemao.

Servitore: Li Sabaudi campion…

Tavecchio: Nol dir, ben poss’io immaginar.

Servitore: Gran fatto occorse invece all’indio Bacca.

Tavecchio: Forse in campo non fece orror, com’è uso far?

Servitore: Sul rigor furato da li rossonegri due volte la sfera toccò scivolando sul terren. Tacquer li giudici tutti.

Tavecchio: Incantamenti del Catai!

Servitore: Quei di Barbagia sul misero Kroton incrudeliron.

Tavecchio: Kroton? E’ desso forse ne lo maggior torneamento?

Servitore: Iddio fulmini chi t’elesse…

Tavecchio: E l’essercito Etneo?

Servitore: Non v’è!

Tavecchio: E ’l Brixian?

Servitore: No!

Tavecchio: E lo Scaligero?

Servitore: Nemmen! Ma sì ’l Clivense che abbatté la pescarese compagine del Gran Boemo.

Tavecchio: Quello ancor s’aggira quivi?

Servitore: Dapprima triunfò con gran clamore, indi mesto soccombette.

Tavecchio: L’istoria dell’italico torneamento circularmente a gran noja si ripete.

Servitore: Mattezza saria il negarlo.

Tavecchio: Deh, cessiam lo strazio. Morfeo, provvido, n’attende.

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