Luciano Spalletti (foto LaPresse)

La presbiopia di Spalletti, Pellissier ghiacciato e la smorfia di Dybala

Alessandro Bonan

Il tecnico dell'Inter guarda lontano. L'attaccante del Chievo si scioglie per far vincere la sua squadra. Quello della Juventus ha un muscolo facciale che si contrae alle sostituzioni

Pellissier è un uomo ghiacciato. Con la sua barba squadrata costellata di cristalli, il suo fisico squadrato, domatore di renne alaskano. Squadra la squadra dalla panchina e poi si scioglie all’improvviso e la fa vincere. Squadrista degli avversari.

 

 

Dybala possiede un muscolo facciale che si contrae alle sostituzioni. Un ammiccamento stile giocatore di briscola. Gli si stringe la bocchina mentre l’allenatore/compagno toglie improvvido l’asso da tavolo. Ma la calata ormai è fatta.

 

  

Spalletti soffre di un presbiopia che gli impedisce di vedere da vicino, lui infatti guarda lontano. E vede i suoi giocatori belli, alti e biondi. E quando parla con loro (senza occhiali per non scoprirne i difetti) li convince. E questi in campo si credono stupendi, e vincono anche quando pareggiano.

 

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