Proteggere l'ambiente è una cosa, pretendere di intervenire sul clima è un'utopia pericolosa

Se facciamo un paragone, tra il volume dei solidi, liquidi e gas messi in gioco dalle forze naturali contro la proporzionalmente negligibile contaminazione prodotta dall’uomo. Se poi prendiamo la briga di dare un’occhiata ai dati inerenti alle temperature regionali raccolte dalle varie stazioni di monitoraggio sparse per il globo terrestre, potremo anche notare la grande inconsistenza che esiste nei dati raccolti, la quale non potra’ essere ignorata se si vuole condurre una ricerca scientifica imparziale e libera d’errori d’impostazione. --(1) “To all they like it hot” - Internet-Site maintained by System Five (Pty) Ltd-Article by J. Holloway -- Le cause responsabili dell’inconsistenza dei sopramenzionati dati raccolti sono attribuite a) La differente capacita’ termica delle varie rocce le quali, irradiando onde di calore a differenti livelli energetici, influendo sui dati climatici regionali raccolti con l’inevitabile introduzione d’errori d’impostazione. b)La frequenza ed il livello energetico dellle macchie solari che noi non possiamo controllare c) Le risonanze prodotte dalla sovrapposizione di “forze cosmiche”, le quali producono sempre temporanei ma estremi squilibri energetici e che noi non possiamo controllare.Le proporzioni degli elementi che producono l’effetto serra non sono oggi conocsiute con sufficiente precisione, ne possiamo eventualmente monitorarle con quell’aprossimazione che e’ sempre richiesta da tutti gli esperimenti che prevedono un alto tenore di rischio. Il meglio che si possa fare e’ di lasciare alla Natura il compito di sistemare il “global warming” secondo i piani da Lei stabiliti e di riservare all’uomo il compito di proteggere l'ambiente. La Natura sa’ quello che fa’ e se anche facesse qualcosa che a noi non piace, non c’e’ comunque modo di convincerLa a cambiare il progamma. Questo, signori e’..........un’assioma!