Finti vaccini e test falsificati: il Dark web che lucra sulla pandemia

Pierguido Iezzi

In questo periodo di massima incertezza stiamo assistendo a un picco di opportunismo da parte dei criminali informatici che cercano di trarre profitto dalla crisi causata dal Covid-19

In questo periodo di massima incertezza stiamo assistendo a un picco di opportunismo da parte dei criminali informatici che cercano di trarre profitto dalla crisi causata dal Covid-19. Sintomo di queste "malpractice" il fiorire di e-commerce nel Dark Web che offrono una serie di prodotti legati alla pandemia, dalle maschere facciali ai vaccini (ovviamente completamente falsi).

 

Un esempio pratico? Circola al momento una pubblicità all'interno di uno di questi e-shop - che vende di tutto, dall'LSD ai fucili semiautomatici - che sponsorizza un "vaccino" da 400 dollari per il Covid-19 spedito direttamente dagli Stati Uniti. Ovviamente sappiamo che gli scienziati hanno intrapreso uno sforzo senza precedenti a livello mondiale per sviluppare un vaccino o un regime di cure, ma hanno avvertito che lo sviluppo potrebbe richiedere molti mesi e che fino a oggi non ci sono cure...

 

I siti del Dark web

Un nuovo studio australiano sull'argomento, basato su un'indagine svolta su oltre 20 e-shop, ha indagato fino a quanto si siano spinti i criminal hacker nel tentativo di estorcere denaro. Di norma per accedere a questi servizi è necessario utilizzare il browser Tor. Il loro URL ".onion" è accessibile solo mediante questo strumento, che è stato progettato per fornire un maggiore anonimato durante la navigazione, instradando le richieste di navigazione criptate attraverso i server di tutto il mondo.

 

L'indagine ha trovato più di 200 annunci di prodotti legati alla pandemia, che includono ricercati dispositivi di protezione personale, medicine antivirali e altri prodotti farmaceutici che sono stati fatti circolare come possibili trattamenti per il Covid-19. La crescente attività che gli analisti  hanno visto è il tentativo di capitalizzare l'ansia e la confusione legate alla pandemia. Le attività includono la vendita di beni ben al di sopra del valore di mercato, la vendita di beni fraudolenti così come le campagne di phishing e gli sforzi per sfruttare le debolezze di Cyber Security dovute allo Smart working. All'inizio di questo mese, l'Europol ha avvertito in un rapporto che "questa pandemia tira fuori il meglio, ma purtroppo anche il peggio dell'umanità". I mercati del Dark Web, a questo proposito, sono spesso usati come una cartina tornasole per droghe illecite e per scoprire le ultime tendenze in ambito malware. Il Cyber Crime, d'altronde, segue le opportunità e la pandemia Covid-19 offre una possibilità di profitto incredibile semplicemente facendo leva su ignoranza e paure.

Cosa c'è in vendita?

Secondo lo studio, i prodotti legati a Covid-19 rappresentano ancora solo l'1 per cento circa di ciò che viene offerto nel Dark Web. Solo tre dei 20 siti presi in considerazione conteneva l'85 per cento degli oltre 200 annunci relativi a Covid-19 raccolti dai ricercatori. La metà di questi erano per i dispositivi di protezione personale, con un terzo antivirus o medicinali riadattati a mo di panacea. Circa il 10 per cento degli annunci ruotava, invece, intorno a presunti vaccini, test e attrezzature diagnostiche, compreso un annuncio per un ventilatore. 

 

In questi E-commerce del Dark Web i venditori sono valutati utilizzando sistemi di feedback simili a quelli di eBay da parte degli acquirenti, il che significa che coloro che vendono prodotti fasulli sono facilmente scartati. I farmaci pubblicizzati includono clorochina e idrossiclorochina, farmaci antimalarici che la U.S. Food and Drug Administration ha avvertito non si sono dimostrati sicuri ed efficaci per il trattamento di Covid-19. Sono in vendita anche l'azitromicina, un antibiotico, e il favipiravir, un farmaco antivirale che è stato usato in Giappone come trattamento per l'influenza. Entrambi sono in fase di studio come possibili trattamenti per Covid-19, ma senza risultati definitivi. È stato anche trovato un fornitore che vendeva 100 ml di plasma che si supponeva provenisse da un paziente con Covid-19 recuperato. Il prodotto, che si suppone venga spedito in tutto il mondo dalla Svezia, è quotato a 1.700 euro.

 

Frode e criminalità al tempo della pandemia

I tipi di prodotti discutibili che i ricercatori australiani hanno scoperto sui siti del Dark Web sono stati messi in vendita anche altrove, al di fuori dei confini "nascosti" del Dark Web. Tra questi ci sono dei kit di test per il coronavirus discutibili. Forse una delle offerte più inquietanti viste da durante lo studio riguardava un post in lingua russa pubblicato su un forum il 2 aprile. Un uomo ha affermato di essere tornato di recente dalla Cina, per circa 100.000 rubli, o 1.300 dollari, affermava di poter andare a "curiosare" all'interno dell'attività di un ipotetico concorrente.

 

Coloro che sono stati nell'azienda concorrente presa di mira potrebbero essere potenzialmente limitati dalle autorità sanitarie obbligandoli ai canonici 14 giorni di quarantena ed è possibile che il business debba essere temporaneamente chiuso.

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