Foto tratta dal profilo Facebook di Maurizio Bernardo

I professionisti della Consulta degli esperti della Commissione finanze a cena col candidato Pd

Mariarosaria Marchesano

Le “larghe intese” di notai, avvocati, esperti fiscali, banchieri e manager per Maurizio Bernardo

Qualcuno l’ha chiamata la “cena del Nazareno” per sottolineare la trasversalità dei commensali, i quasi 200 professionisti che compongono la Consulta degli esperti della VI Commissione finanze della Camera presieduta da Maurizio Bernardo. E proprio per festeggiare (non un sostegno politico in senso stretto) la candidatura di Bernardo nelle liste del Pd (collegio Varese-Busto Arsizio), si sono ritrovati tuttiqualche sera fa al Pisco, ristorantino semplice e chic a due passi dall’Arco della Pace. Specialità della casa, piatti di mare, maioliche e sedie retrò hanno accompagnato le “larghe intese” di notai, avvocati, esperti fiscali, banchieri e manager. Bernardo soddisfatto: in fondo, il passaggio da Alternativa popolare al Pd renziano non ha inciso sui rapporti con questo mondo che pure viaggia su altre lunghezze d’onda. Pacche sulla spalle e strette di mano con il notaio Giuseppe Colafiori (membro molto attivo della Consulta) e con Marco Dettori di Assimprendil. Ai tavoli alla spicciolata: un po’ di contaminazione non guasta. In fondo alla sala è seduto Giampio Bracchi, direttore emerito della Fondazione Politecnico di Milano e presidente di Intesa Sanpaolo Private Banking. Non mancano la cultura, il sociale e la ricerca: prendono posto Raplh Fassey, presidente del Conservatorio, Massimo Achini (Centro sportivo italiano) e Nicoletta Gozo (Enea). E a metà serata arriva il direttore d’orchestra Alberto Veronesi (figlio di Umberto). Tra un piattino e l’altro, un pizzico di amarezza. Tutti vorrebbero che l’esperienza della Consulta avesse un seguito, con il suo contributo (gratuito) in termini di proposte di legge, pareri giuridici, studio di decreti ed emendamenti, promozione di dibattiti. Così, per dare una mano al paese e poi perché non è inutile far parte del giro di una Commissione attraverso cui sono passati tutti i più recenti e rilevanti provvedimenti economici, compresi i Pir, la web tax e la candidatura di Milano per l’Ema. Fabrizio Barini di Intermonte ci crede e ne è convinto anche Paolo Chiumenti, a capo del fondo pensioni di Intesa Sanpaolo e direttore di Banca Prossima, che per un imprevisto all’ultimo secondo ha inviato suo figlio, Claudio, pur di essere presente. Un mondo in cui sembra diffusa la convinzione, molto meneghina, che l’ideale sia poter partecipare alla vita politica mantenendo allo stesso tempo un certo distacco (e poi che inferno le burocrazie parlamentari!). Ma chissà come andrà, dopo il 4 marzo. Alla fine è proprio Bernardo a dare un segnale di continuità. Tutti in piedi nell’entrée dove uno schermo presenta il nuovo canale web della Consulta, che farà anche da data base e da social network. Si va avanti.

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