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Granmilano

Capitali della Cultura a Bergamo e Brescia significa anche "33 Compassi d'oro"

Paola Bulbarelli

La mostra dal titolo “Le fabbriche pensanti” si può visitare al Palazzo della Ragione, in un racconto straordinario capace di intrecciare le due città. E un ruolo di primo piano lo giocano, come sempre, i volontari

Bergamo e Brescia, le Capitali unite della Cultura. Ma in questi territori cultura significa anche fare, progettare, guardare il futuro. Così l’anno capitale porta con sé anche una mostra straordinaria, per il significato, che si intitola “Le fabbriche pensanti. Storie di Compassi d’Oro da Bergamo a Brescia”, allestita a Palazzo della Ragione nella Sala delle Capriate. Alla cui realizzazione e gestione contribuisce in modo importante il volontariato – i Volontari per Brescia e Csv Bergamo, un’altra delle “culture” di queste terre. Sono 32 i prodotti realizzati dalle aziende di Bergamo e di Brescia che dal 1954 ad oggi si sono aggiudicati il Compasso d’Oro, il più antico e autorevole premio di design a livello mondiale, ideato da Gio Ponti con lo scopo di mettere in evidenza il valore dei prodotti del design italiano ai suoi albori. A questi 32 prodotti si aggiunge un 33esimo premiato: il simbolo della Regione Lombardia, disegnato da Noorda, Sambonet, Tovaglia e Munari.

 

Notevole, in questa come in altre iniziative, il ruolo dei volontari. “Daga det”, “dacci dentro”, è lo slogan per invogliare a partecipare coniato da Volontari per Brescia e Csv Bergamo). Tante le domande dei cittadini, 970 a Brescia e 835 a Bergamo. “I nostri cittadini – racconta Marina Rossi, presidente dell’associazione Volontari per Brescia – hanno voglia di fare e per loro, questa, è una bellissima opportunità”. Una tradizione, quella dei Volontari per Brescia, iniziata nel 2016 molto presente durante la pandemia. “Abbiamo lavorato negli hub vaccinali – continua Rossi – supportando con 390 volontari. Da lì la nostra associazione ha preso il volo diventando un collettore di persone che si mettono a disposizione e l’intento che ci prefissiamo con questo volontariato liquido, quindi non costante, è che chi partecipa si innamori di qualche associazione e resti collocato”.  Aggiunge Oscar Bianchi, presidente di Csv Bergamo: “Il volontario è cultura soprattutto, è compartecipazione, uno stile di vita e di socialità che viene rivitalizzata e riscoperta soprattutto dopo il periodo del Covid, momento in cui siamo stati messi tutti a dura prova. Ora potersi rincontrare, fare un servizio, lo si fa con ancora maggiore consapevolezza. Abbiamo mappato le varie manifestazioni e ogni cittadino può consultare e candidarsi compilando un questionario e se mancano competenze può partecipare a momenti di formazione. Su una piattaforma verranno incrociati la domanda e l’offerta”.

 

Ma non solo le città saranno protagoniste. Anche le province diranno la loro. Il clou della partecipazione dei paesi sarà infatti domenica 4 giugno, quando una lunghissima catena umana percorrerà il tragitto tra Piazza della Loggia a Brescia e Piazza Vecchia a Bergamo. Organizzata dal collettivo Viva Vittoria, già noto a Brescia e dintorni per le numerose opere condivise sin dal 2015, l’iniziativa “50 Miglia 2023” prevede un lungo corteo di circa 40 mila persone lungo quasi 80 chilometri. Ciascun individuo porterà con sé una sciarpa realizzata a maglia o all’uncinetto, per l’occasione alta 14 centimetri e lunga un metro e mezzo, con tanto di gancino alle estremità per essere unita alle vicine. La cerimonia di fratellanza con i sindaci di Brescia e Bergamo, quelli dei due paesi lacustri e con i presidenti delle Province sarà a metà strada. Venendosi incontro.

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