La copertina del Foglio Review raccontata da Anna Parini

Gaia Montanaro

L'illustratrice che l'ha disegnata ci presenta “Luci”, la cover del nuovo numero del magazine del Foglio, in edicola da sabato 29 ottobre. "Così parlo di risparmio energetico senza catastrofismo"

Le illustrazioni di Anna Parini colpiscono per la loro semplicità e al contempo per l’intimità che manifestano e raccontano. Milanese di nascita e spagnola d’adozione, l’illustratrice che da anni vive a Barcellona mette nei suoi lavori un’attenzione particolare al quotidiano, raccontando di persone, luoghi o mondi interiori. Che utilizzi metafore, simboli o una più diretta rappresentazione del reale, senza filtri, Anna Parini è sempre tesa alla ricerca di uno sguardo originale sul mondo, a portare nei suoi lavori più il come che il cosa.

  

Le abbiamo chiesto di raccontarci dell’illustrazione di copertina della Review e delle luci, magari diverse da quanto ci siamo sempre aspettati, che ci attendono questo inverno.

  

Qual è stato il processo creativo che l’ha portata a illustrare la cover del Foglio Review, “Luci”?

Cercavo un’immagine che parlasse di risparmio energetico e che non fosse esageratamente drammatica o catastrofista ma che allo stesso tempo non romanticizzasse la precarietà. Stanno arrivando tempi duri che ci invitano a riflettere sulle nostre abitudini e a valutare l’impatto di ognuno di noi sull’economia e sull’ambiente. Per questo, non volevo spostare sull’individuo la responsabilità morale di un problema collettivo molto più complesso bensì semplicemente parlare del consumo come un atto consapevole e rispettoso.

  

Nelle sue illustrazioni la scelta compositiva e quella cromatica vanno di pari passo o c’è una “gerarchia”?

Cerco sempre di semplificare e ridurre il più possibile gli elementi presenti nell’immagine e anche i colori non fanno eccezione in questo lavoro di sintesi. Nella maggior parte dei casi, la composizione e la scelta cromatica devono darsi la mano per poter trasmettere un messaggio e creare un’atmosfera. Lo stesso vale per i contesti da cui prendo ispirazione per il mio lavoro. Guardo sempre a elementi e gesti semplici della vita quotidiana che, nella loro immediatezza, mi colpiscono. Poi cerco di trasferirli in ciò che sono chiamata a rappresentare.

 

Come ha scelto i colori per dare forma alla cover? C’è grande essenzialità e allo stesso tempo immediatezza sia cromatica che dal punto di vista grafico.

Volevo rappresentare un momento intimo, silenzioso, che invitasse alla riflessione e ad abbassare le frequenze per prepararci all’arrivo dell’inverno. La scelta dei colori è stata istintiva, era importante che ci fosse un contrasto tra un ambiente freddo e il calore della fiamma e che il messaggio arrivasse rapidamente, senza distrazioni.

   

Ci sono dei temi che le sta particolarmente a cuore raccontare?

Mi piace parlare delle persone e del loro mondo interiore. Non si tratta tanto di cosa racconto ma di come lo racconto, l’obbiettivo è quello di sintetizzare il più possibile una storia e fare arrivare un messaggio in maniera semplice ed elegante.

Di più su questi argomenti: