L'artista Mimmo Paladino (foto Wikipedia)

L'arte dell'Europa. Un'opera di Mimmo Paladino con il Foglio

Sabato 6 giugno il giornale uscirà con un numero da collezione: sarà avvolto in un’opera d’arte dedicata all’Europa disegnata in esclusiva per noi. Ecco chi è il nostro primo artista

L’arte dell’Europa. Sabato 6 giugno il Foglio uscirà con un numero da collezione: sarà avvolto in un’opera d’arte dedicata all’Europa disegnata in esclusiva per noi da Mimmo Paladino. Sarà la prima di una serie di “copertine” inedite, opere di grandi artisti italiani e internazionali. 

 

Paladino, oltre 50 anni di carriera alle spalle, è un pittore, scultore e incisore tra i più apprezzati a livello internazionale. Si è tornati a parlare di lui in questi giorni dopo che la "Porta d'Europa", una sua famosissima opera e uno dei simboli dell'isola di Lampedusa e dell'accoglienza ai migranti, nella notte tra il 2 e il 3 giugno è stata impacchettata da ignoti con del nastro adesivo da imballaggio e dei teli di plastica nera. Ma Paladino non se l'è presa e ha ricordato ad Artribune che il suo "desiderio è quello di entrare in contatto con la comunità senza alcuna imposizione. La mia dev’essere un’opera epifanica che può contemplare la sua sparizione". E in effetti alcune delle sue opere già in passato hanno subito interventi non previsti. Da "La Montagna di Sale", collocata nel 1995 in Piazza del Plebiscito a Napoli in molti, come rito scaramantico, prendevano il sale e se lo portavano a casa. A Milano, nel 2011, i tifosi del Milan, con eccessivo entusiasmo, hanno scalato la Montagna collocata accanto al Duomo, per festeggiare la vittoria della loro squadra e danneggiando anche alcuni cavalli.

 

 

(Domenico Paladino, Montagna di sale, 2011)

 

Dapprima interessato alle manifestazioni più strettamente concettuali dell'arte, dopo essersi avvicinato alla fotografia e aver fatto ritorno alla pittura, diventerà a pieno titolo esponente della Transavanguardia, movimento artistico riconosciuto ufficialmente nella seconda metà degli anni 70 dal critico Achille Bonito Oliva. Il ritorno alle più tradizionali figure pittoriche confluirà nella partecipazione di Paladino alla "Internazionale Triennale für Zeichnung" a Breslavia, nel 1977. Ed è da quel momento che inizierà a esporre nelle principali gallerie d'arte al mondo. Il Moma di New York, la Tate Modern Gallery di Londra e la Biennale di Venezia sono alcune di queste. Ma grande notorietà gli hanno regalato anche installazioni come le già citate "Montagna di sale" e la "Montagna di vendita" in piazza del Duomo a Milano. O, ancora, il progetto per la costruzione della chiesa di Gibellina dopo il terremoto del 1968, in cui ha lavorato a stretto contatto con Arnaldo Pomodoro. Tra le varie arti nelle quali si è cimentato figura anche il teatro: grazie a una collaborazione con il regista Mario Martone, ha curato le scenografie per spettacoli quali l'Edipo a Colono. E il cinema, con la regia del Don Quijote, suo film d'esordio del 2005. 

 

(San Francesco - Mimmo Paladino, 1993)

Di più su questi argomenti: