Sabato e domenica nel Foglio. Che cosa c'è nell'inserto del fine settimana

Come tutti i weekend nel giornale ci sono dodici pagine di inserto culturale. Ecco che cosa trovate in edicola (e potete scaricarlo anche qui dalle 23 di venerdì). 

- L’età della derisione, Ridere è sempre stato divino, e dunque umano. Ma ora corre il rischio di diventare diabolico. Come siamo passati dal riso liberatorio all’offesa del nemico. Non c’entrano solo Trump e Charlie Hebdo. Una storia - di Maurizio Crippa

- Santo Graal del dna. “Selezioniamo la specie per emanciparla. Ma l’uomo costruito con l’eugenetica è una barbarie”. Intervista a Pierre-André Taguieff - di Giulio Meotti

- L’ultimo giorno da Harvey. Emma Cline si è calata nell’abisso di Weinstein per raccontare come in un romanzo la sua vita da mostro - di Simonetta Sciandivasci

- A me gli occhi. Coperti dalle mascherine, abbiamo imparato a mostrare molto altro. Il Covid ha cambiato il nostro modo di truccarci e il business cambia - di Fabiana Giacomotti

- C’e’ un Churchill a Berlino. Nell’ora più buia Angela Merkel è stata una leader materna e decisa, e ha segnato la rotta dentro all’Ue - di Stefano Cingolani

- Regole e mascherine. La pazienza ha fermato il virus. La Cina, dove tutto è iniziato, è il paese che per primo ha contenuto l’epidemia. Ma anche la democrazia può essere efficace. Storie dall’Australia, Taiwan, Giappone, di chi ha fermato la seconda ondata adattandosi - di Giulia Pompili 

- Il pittore che si fece scrittore. Così “Jazz” di Matisse rovesciò l’idea del libro d’artista e mise le parole dove non erano mai state - di Ugo Nespolo

- Il vero James Bond. Ian Fleming e una vita tra i libri. Prima editore e collezionista, poi autore della celebre saga di 007, scritta soltanto “per distrarsi” - di Michele Masneri

- La fata dei numeri.  Ada Byron era una libertina piena di ossessioni. E le sue intuizioni geniali cambiarono il modo di pensare i computer che usiamo oggi - di Michele Magno

- Nuovo cinema Mancuso. Una pagina dedicata al cinema con le recensioni di Mariarosa Mancuso

- Il Genio perduto di Palermo. Le sette statue esistenti non bastavano. La città innalza l’ottavo monumento al suo nume tutelare, importante quanto Santa Rosalia. I sogni, mai raccontati, di Jorge Luis Borges e Gesualdo Bufalino - di Giuseppe Sottile