Sabato e domenica nel Foglio. Che cosa c'è nell'inserto del fine settimana

Come tutti i weekend nel giornale ci sono dodici pagine di inserto culturale

Come tutti i weekend nel giornale ci sono dodici pagine di inserto culturale. Ecco che cosa trovate in edicola (e in digitale qui)


 

Mai pessimisti, siamo cristiani. Viaggio nella periferia della fede europea, l’Olanda dove chiudono due chiese a settimana. La rinascita sarà possibile grazie ai giovani, “veri credenti”. Parla l’arcivescovo di Utrecht, il cardinale Wim Eijk - di Matteo Matzuzzi

 

Se questo è un Prof. Umanista, padre e “ussaro nero” della Repubblica. Samuel Paty, il martire laico dell’islamismo. Meritava il Premio Sakharov - di Giulio Meotti

 

La guerra dei puri e duri. Quoque tu. Al Csm anche Di Matteo ha votato per la defenestrazione di Davigo. Uno scontro fra giustizialisti - di Giuseppe Sottile

 

L’Evita che non c’è. Il dramma di una donna fra passione politica e lotta contro il male. Il mito di Eva Perón, a centouno anni dalla sua nascita, dentro e fuori l’Argentina - di Francesco Palmieri

 

Addio mio bel balcone. Viaggio nella seconda ondata del virus, tra politica confusa, complottismo e i fantasmi della povertà - di Stefano Cingolani 

 

La spoon river dei posti letto nei bed and breakfast senza turisti. L’Italia era diventata la Silicon Valley dell’affittacamere. Un grande recovery plan fatto di appartamenti dopati e una vita da catalogo. Ma il deserto provocato dal virus ha cambiato tutto. Planimetria di un amore finito - di Michele Masneri 

  

L’antica via degli empi. I dischi paralleli di Bianconi e Speranza, che raccontano l’abisso della natura umana senza giudicarla - di Simonetta Sciandivasci

 

Sulle nostre spalle. Nei film, nella pittura, nella fotografia. Non è solo il viso a parlarci.  Se ripresi di schiena rappresentiamo il fascino dell’ambiguità umana - Sandra Petrignani

 

Il giallo in mostra. Sheridan col trench, Maigret con la pipa, fino alla Sicilia di Montalbano. Le regole di noir e thriller sono sempre uguali. Ma a cambiare siamo noi - di Fabiana Giacomotti

 

Nuovo cinema Mancuso. Recensioni cinematografiche a cura di Mariarosa Mancuso

 

Come amare la bolla. Era la parola-virus dei mostri su Facebook. Ora è la metafora, o lo stile di vita, della nostra sicurezza. A scuola o con gli amici. Parole che cambiano, perché tutto è cambiato. Pure noi - di Maurizio Crippa

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