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Le indagini su Open si chiudono senza ciccia contro Renzi & co.

Dopo due anni di grancassa mediatica, la procura di Firenze chiude le indagini preliminari sul caso dei finanziamenti alla fondazione renziana. "Finalmente si passa dalla fogna giustizialista alla civiltà del dibattimento. E lì contano finalmente i fatti e il diritto", dice il leader di Italia viva

Raramente la notizia della conclusione di un’indagine risulta essere positiva per le persone indagate, ma è ciò che paradossalmente è avvenuto nel caso dell’inchiesta sull’ex fondazione renziana Open.

 

Dopo due anni di indagini e grancassa mediatica giustizialista, la procura di Firenze ha notificato la conclusione delle indagini preliminari sul caso dei finanziamenti a Open, muovendo accuse nei confronti di 11 persone, tra cui il leader di Italia Viva Matteo Renzi e i deputati Maria Elena Boschi e Luca Lotti, e 4 società. In particolare, Renzi risulta indagato per finanziamento illecito, insieme all’avvocato Alberto Bianchi (ex presidente della fondazione), agli imprenditori Marco Carrai e Patrizio Donnini, e ai deputati Boschi e Lotti. A quest’ultimo vengono contestati anche due episodi di presunta corruzione.

 

Secondo i magistrati della procura fiorentina, i pm Luca Turco e Antonino Nastasi, la fondazione Open dal 2012 al 2018 avrebbe agito come articolazione di partito, raccogliendo finanziamenti poi utilizzati per sostenere l’attività politica della corrente renziana.

  

Il cuore della vicenda giudiziaria sembra ruotare attorno alla definizione di ciò che è politico o meno. Un terreno scivoloso, se si considera che la funzione principale svolta da Open è stata organizzare le varie edizioni della Leopolda, vale a dire non l’evento di una corrente di partito, ma una manifestazione culturale dedicata alla discussione di argomenti di rilevanza pubblica e politica. Si fa fatica, comunque, a dare torto a Matteo Renzi, quando definisce “ottima” la notizia della fine delle indagini: “Dopo due anni di incessanti indagini, perquisizioni giudicate illegittime dalla Cassazione, veline illegalmente passate ai giornali, finisce il monologo dell'accusa – ha dichiarato il leader di Iv – Finalmente arriva il momento in cui si passa dalla fogna giustizialista alla civiltà del dibattimento. E lì contano finalmente i fatti e il diritto. Alla fine di questa scandalosa storia emergerà la verità”.

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