Una media di 29 milioni l'anno per indennizzare le vittime. I distretti giudiziari con i più alti importi in risarcimenti nel 2020 sono alcune tra le città più esposte nella lotta alla criminalità organizzata: c’è qualcosa che non va nel modo con cui la magistratura agisce contro le illegalità di tipo mafioso
Dal 1991 al 2020 circa 30mila persone in Italia sono state indennizzate dallo stato dopo essere state vittime di ingiusta detenzione o errore giudiziario, per una spesa complessiva di oltre 870 milioni di euro (una media di 29 milioni l’anno). Nel 2020, nonostante l’attività giudiziaria sia stata rallentata dalla pandemia, lo stato italiano ha dovuto indennizzare 766 persone, per una spesa di 46 milioni di euro. A fornire i dati aggiornati sulle vittime di ingiusta detenzione (cioè coloro che subiscono una custodia cautelare in carcere o agli arresti domiciliari, salvo poi essere assolti) e di errori giudiziari (cioè coloro che, dopo essere stati condannati con sentenza definitiva, vengono assolti in seguito a un processo di revisione) è l’associazione “Errori giudiziari”, che da decenni approfondisce il fenomeno degli innocenti in manette nel nostro Paese (alcuni dati sono stati anticipati ieri da Repubblica).
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