Milito e Barzagli, i sempreverdi filf

Simonetta Sciandivasci
La mamma dei maschietti che scippano, simulano, emulano ogni nostra abitudine, specificità – direbbero quelle che oggi non accetteranno mimose – e tendenza, è sempre incinta. E così, alle rifatte i rifatti, alle affittate gli affittati, alle cuciniere i cucinieri, alle milf i filf.

    La mamma dei maschietti che scippano, simulano, emulano ogni nostra abitudine, specificità – direbbero quelle che oggi non accetteranno mimose – e tendenza, è sempre incinta. E così, alle rifatte sono succeduti i rifatti, alle affittate gli affittati, alle cuciniere i cucinieri, alle milf i filf. I quarant’anni ti fanno bella ma soprattutto bello e persino campione: dopo giorni perduti a discutere dell’eternità di Totti, questa settimana si apre con sperticati elogi degli adultissimi, mai tanto lontani dalla rottamazione come ora che sono in età da rottamazione. Barzagli (classe 1981), secondo Tuttosport è il simbolo della Juventus di questo campionato. La Gazzetta dello Sport si sdilinquisce per Milito che, nonostante sia nato nel 1979, fa ancora gol (e che gol): tanto basta per ribattezzarlo “Immortale”. Buffon pare accumuli record di minutaggi che fatichiamo a capire: è in corsa per il Pallone d’Oro, la presidenza della Repubblica, il Nobel, un film su Richard Gere? Chissà. Proposta: tenetevi le mimose e regalateci l’abbonamento agli allenamenti di una nazionale di filf, capeggiata da Paolo Maldini.