Jürgen Habermas. Foto tratta da wikipedia

Jürgen Habermas, ritratto di un pensiero

Davide D'Alessandro

La teoria critica, i classici e la contemporaneità nell’ultimo studio di Antonio De Simone dedicato al filosofo tedesco

Non è vero che non ci sono più buoni libri di filosofia. Non è vero che la filosofia ha smesso di vivere sulle pagine per concedere il suo fascino soltanto ai Festival che avvolgono (e talvolta annoiano) il Paese. Provate a inoltrarvi nell’ultimo libro che Antonio De Simone dedica al “primo Habermas”. Provate a immaginare, prima di leggerlo, che la teoria critica, i classici e la contemporaneità possono essere ritratti di pensiero e di opere, mai di omissioni. Provate a soffermarvi sulla sostanziale originalità in merito a uno statuto autonomo del sostrato teorico del periodo ermeneutico-critico del filosofo tedesco. Provate a sostenere il confronto serrato, storico-filosofico, con la modernità che ha tentato di definire i termini e le nozioni chiave della filosofia politica con Machiavelli, Hobbes e Vico. Provate e scoprite che la filosofia torna prepotentemente a dire tutto ciò che ha da dire.

Provate e scoprite l'analisi del rapporto tra conflitto, potere e politica, la pertinenza di Machiavelli oggi nella sfera dell'agone politico. Provate e scoprite la traiettoria che porta a Habermas e si concentra sulla pubblica spazialità della razionalità come paradigma gnoseologico e interpretativo, richiamando Kant e la facoltà conoscitiva nel suo uso politico nella Critica della ragion pratica. Provate e scoprite il rapporto Habermas-Dilthey, dove De Simone ipotizza un'eredità critica tra la nozione di Erlebnis e la teoria dell'agire comunicativo, esplicata da Conoscenza e interesse, laddove il fatto normativo viene a essere un cardine della comunicazione intesa nella sua ampiezza, ovvero il legame tra l'apparato che inerisce alle scienze dello spirito e l'azione pubblica del "fatto filosofico" nei suoi risvolti etici, valoriali, politici ed economici, solleticando il concetto di "ragionevolezza", come tessuto dei fondamenti sociali della collettività.

Provate e scoprite l’importanza specifica che ha il nucleo culturale tra interesse e tradizione (Gadamer-Habermas), in cui la lezione di Verità e metodo innesta Habermas nel solco di un "classico contemporaneo" e della storicità critica della categoria di "tradizione", ossia il passato come forma attiva della temporalità. Provate e scoprite che la centralità habermasiana si colloca nell'affrontare anche gli orizzonti dischiusi dalla psicoanalisi, con Freud, in un confronto produttivo al fine di elaborare le teorie dell'inconscio all'interno della lettura globale del criticismo e dei paradigmi di razionalità teorizzati dallo stesso Habermas.

Provate e scoprite le considerazioni sul capitalismo e sul materialismo storico, che De Simone intrama sullo sfondo della filosofia sociale attraverso la quale Habermas torna a considerare le radicalità della teoria critica della Scuola di Francoforte, superando la lettura "militante" del materialismo storico, alla luce di un'innovativa categorialità che depura lo stesso da scorie dogmatiche, inserendolo in un orizzonte di filosofia della prassi comunicativa. Provate e scoprite che Habermas arriva a definire e delineare una sua personale "storia della filosofia" per problemi e ritratti (come recita il titolo della nuova collana edita da Morlacchi), che attraversa momenti, situazioni e controversie cruciali della modernità e contemporaneità del pensiero.

Sono questi i libri che restituiscono la filosofia ai lettori della filosofia. Il merito è di Habermas e di uno dei suoi studiosi più attenti e prolifici.