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Gli alleati dell'Ucraina si dicono preoccupati per il piano americano. A Ginevra si cerca una mediazione
I responsabili della sicurezza di Regno Unito, Unione europea, Stati Uniti e Ucraina si incontrano in Svizzera per ulteriori colloqui. "Siamo pronti a impegnarci per garantire che la pace futura sia sostenibile. Siamo chiari sul principio che i confini non devono essere modificati con la forza"
Unione europea, Canada e Giappone, alleati dell'Ucraina, hanno espresso preoccupazione per il piano degli Stati Uniti che condurrebbe alla fine della guerra tra Russia e Ucraina, sottolineando come questo sì conteneva elementi "essenziali per una pace giusta e duratura", ma esternando preoccupazioni riguardo ai cambiamenti di confine e alle limitazioni che l'accordo imporrebbe alle forze armate ucraine. Il piano di pace, insomma, "richiederà ulteriore lavoro. Siamo pronti a impegnarci per garantire che la pace futura sia sostenibile. Siamo chiari sul principio che i confini non devono essere modificati con la forza", c'è scritto in una dichiarazione congiunta (dal vertice del G20 in Sudafrica) firmata dai leader di Canada, Finlandia, Francia, Irlanda, Italia, Giappone, Paesi Bassi, Spagna, Regno Unito, Germania e Norvegia. Tra i firmatari figuravano anche due alti funzionari dell'Unione europea. I responsabili della sicurezza di Regno Unito, Francia, Germania, Stati Uniti e Ucraina si incontreranno domenica 23 novembre a Ginevra, in Svizzera, per ulteriori colloqui.
Durante il suo discorso alla nazione, il presidente Volodymyr Zelensky aveva avvertito che l'Ucraina si trovava ad affrontare "uno dei momenti più difficili della nostra storia" a causa delle pressioni degli Stati Uniti affinché accettasse il piano, i cui dettagli trapelati sono considerati favorevoli a Mosca.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dato all'Ucraina tempo fino al 27 novembre per accettare il piano in 28 punti, e che a Zelensky "dovranno piacere" le proposte altrimenti Ucraina e Russia continueranno a combattere. Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che potrebbe essere la "base" per un accordo.