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Editoriali

Hamas vuole tenere le armi da usare dentro la Striscia, quindi contro i gazawi

Redazione

Uno dei leader del gruppo terroristico, Abu Marzouk, dice di poter abbandonare le armi a lungo raggio, ma di fatto vuole tenere quelle che gli servono per controllare e terrorizzare la popolazione di Gaza

Abu Marzouk è uno dei leader di Hamas che ormai da anni vivono all’estero. È stato intervistato in questi giorni da al Jazeera, l’emittente qatarina dedicata a fomentare l’odio contro Israele. Marzouk è andato dall’emittente in cui le sue idee sono di casa a commentare gli sviluppi dell’accordo per il futuro della Striscia di Gaza, che ancora si trova nella prima fase, visto che Hamas deve prima riconsegnare i resti di tutti gli ostaggi morti, operazione che sta richiedendo più tempo del previsto. Durante la seconda fase dovrebbero partire misure politiche, economiche e di ricostruzione legate al disarmo di Hamas.

 

L’accordo parla chiaro e il gruppo lo ha accettato: gli uomini di Hamas dovranno cedere le armi, accettare la transizione del potere o l’esilio. Il gruppo non ha intenzione di lasciare le armi, spadroneggia nella metà della Striscia in suo controllo e cerca una via di fuga dall’accordo che ha accettato. Ultimamente gli Stati Uniti hanno iniziato a studiare come fare in modo che i miliziani stiano ai patti, hanno presentato una bozza al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per la creazione di una Forza internazionale di sicurezza che vigili anche sul rispetto dell’accordo, quindi che contrasti il riarmo di Hamas. Marzouk ha parlato chiaramente del disarmo e ha detto che per Hamas perdere il proprio arsenale è un rischio e per giunta è anche piuttosto inutile togliere le armi ai miliziani del 7 ottobre, perché se non saranno loro a usarle contro Israele, lo faranno gli altri gruppi armati che prenderanno il controllo se non c’è Hamas a controllare.

 

Marzouk ha aggiunto che le armi al gruppo non servono contro Israele, ma per questioni di sicurezza interna, per farla rispettare dentro Gaza. L’attivista nato a Gaza, Hamza Howidy, scappato dalla Striscia per le persecuzioni subite da parte del gruppo, ha notato una parte interessante dell’intervista: Hamas dice di poter abbandonare le armi a lungo raggio, ma di fatto vuole tenere quelle che gli servono per controllare e terrorizzare la popolazione di Gaza.

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