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il conflitto
Perché l'Afghanistan e il Pakistan si scontrano, con decine di morti
Mentre il ministro degli Esteri talebano è in visita a Nuova Delhi, Islamabad colpisce oltre confine contro il Ttp. Kabul denuncia “una violazione senza precedenti” del proprio spazio aereo. La mediazione di Qatar e Arabia Saudita porta a un cessate il fuoco fragile, ma gli scontri continuano
Damasco. Poco dopo l’arrivo del ministro degli Esteri dell’Emirato islamico dell’Afghanistan (Iea) nella capitale indiana per la sua prima visita ufficiale giovedì scorso, i pachistani hanno lanciato attacchi oltre confine, contro il suo paese d’origine. Tra sabato notte e domenica, i combattimenti più gravi tra Afghanistan e Pakistan da quando i talebani sono tornati al potere nel 2021 hanno lasciato decine di morti da entrambi i lati della “linea Durand” che separa le due nazioni. Domenica, i talebani hanno annunciato un “cessate il fuoco” in seguito alla mediazione di Qatar e Arabia Saudita. Tuttavia, continuano scontri e attacchi sporadici.
Le relazioni tra India e Pakistan sono peggiorate nelle ultime settimane – entrambi i paesi sono dotati di armi nucleari – come quelle tra il Pakistan e l’Afghanistan governato dai talebani. Il ministro della Difesa pachistano aveva dichiarato all’inizio della settimana che “le possibilità di guerra con l’India sono reali” e che “il Pakistan è stato creato in nome di Allah. In patria, litighiamo e competiamo. In uno scontro con l’India, ci uniamo”.
Queste dichiarazioni iniziali sono arrivate dopo un’incursione all’alba di mercoledì da parte delle forze pachistane contro un nascondiglio del Tehrik-e-Taliban Pakistan (Ttp) vicino al confine afghano. Lo scontro a fuoco che ne è seguito ha lasciato undici morti tra le proprie forze oltre a diciannove combattenti del Ttp. Due ufficiali pachistani sono stati uccisi. Il Pakistan ha accusato l’India di sostenere il Ttp, che è conosciuto anche come “i talebani pachistani” che sono alleati stretti del regime di Kabul. Il Ttp è riconosciuto come organizzazione terroristica dagli Stati Uniti. Durante gli anni del conflitto contro la Repubblica afghana sostenuta dagli Stati Uniti, caduta in mano ai talebani nell’agosto del 2021, i talebani afghani attraversavano il confine verso il Pakistan, usando le aree di frontiera come luoghi di rifugio. Nell’ultimo decennio, secondo quanto riferito, anche i combattenti del Ttp sono fuggiti in Afghanistan dopo aver attaccato il Pakistan.
L’Iea nega di dare rifugio ai combattenti del Ttp e che questi combattenti utilizzino il territorio afghano come base per attacchi contro il Pakistan, ma secondo un report dell’Onu pubblicato all’inizio di quest’anno, il Ttp “riceve un sostanziale supporto logistico e operativo dalle autorità de facto”. Fonti locali affermano che i combattenti del Ttp tengono le loro famiglie in diversi campi profughi nelle province orientali dell’Afghanistan: questi campi sono stati presi di mira negli ultimi anni dal Pakistan, che sostiene di colpire combattenti all’interno di quelle aree.
Alcuni post celebrativi sui social media, giovedì verso mezzanotte, da account che sostengono le forze armate pachistane affermavano che gli attacchi avevano colpito un complesso che ospitava il capo del Ttp. “L’abbiamo preso”, si vantava un account, nonostante il rilascio quasi immediato di una registrazione vocale in cui la persona che parlava affermava di essere il capo del Ttp Mufti Noor Wali Mehsud, smentendo la notizia. Sebbene i dettagli sugli obiettivi e le località degli attacchi rimanessero ancora poco chiari il giorno successivo – con alcuni che sostenevano che il rumore delle esplosioni udito dai residenti di Kabul fosse semplicemente “l’infrangersi della barriera del suono” – il ministero della Difesa dell’Iea ha emesso una dichiarazione sugli attacchi effettuati in un’area vicina alla linea Durand, che demarca il “confine” con il Pakistan non riconosciuto dai talebani.
“Ancora una volta, il Pakistan ha violato lo spazio aereo dell’Afghanistan, bombardando un mercato civile nell’area di Margha nella provincia di Paktika e violando il territorio sovrano di Kabul”, ha dichiarato il ministero, definendo l’azione “un atto senza precedenti, violento e riprovevole nella storia dell’Afghanistan e del Pakistan”. Il bazar di Margha si trova nel distretto di Barmal della provincia di Paktika: nell’agosto del 2022, uno dei membri fondatori del Ttp, il cittadino pachistano noto come Omar Khalid Khorasani, è stato ucciso da una bomba sul ciglio della strada nello stesso distretto, che confina con i distretti pachistani del Waziristan settentrionale e meridionale.
Nel frattempo, venerdì, la visita del ministro degli Esteri Amir Khan Muttaqi a Nuova Delhi ha incluso l’annuncio che la missione indiana a Kabul sarebbe stata elevata a un’ambasciata come parte di una più stretta collaborazione tra i due paesi. In una conferenza stampa a Nuova Delhi, Muttaqi ha dichiarato che “alcune delle nostre aree sono state attaccate dal Pakistan. Li abbiamo avvertiti”. Come parte del suo viaggio, il ministro degli Esteri talebano ha anche visitato la storica Darul Uloom Deoband, dove l’ideologia talebana ha le sue radici. L’India ha una delle più grandi popolazioni musulmane al mondo, con circa 200 milioni di persone, nonostante i musulmani siano una minoranza spesso vista come perseguitata all’interno del paese a maggioranza indù con la sua popolazione complessiva di oltre 1,4 miliardi di persone.