il colpo di stato

In Madagascar l'esercito ha preso il controllo del paese. Cosa sta succedendo

Priscilla Ruggiero

I militari del Capsat prendono il potere e promettono un governo civile con i giovani della “Gen Z Mada”. La fuga del presidente Rajoelina dopo venti giorni di piazze e repressione  

Dopo venti giorni di proteste iniziate dalla "Gen Z Mada", cioè la generazione Z, in Madagascar per l'interruzione di acqua e corrente elettrica, gli ufficiali dell'unità d'élite militare Capsat ieri hanno attraversato la capitale, Antananarivo, a bordo di Humvee blindati e pick-up annunciando la presa del potere. Il dissenso era partito dai social, per l'età appunto giovane degli organizzatori – in Madagascar l'età media è inferiore ai vent'anni – poi si è spostato velocemente a richieste di riforme e delle dimissioni del presidente, Andry Rajoelina. In poco tempo si è creata un’alleanza tra giovani e sindacati, la scintilla ha provocato una protesta sistemica sulla condizione del paese: è uno dei paesi più poveri al mondo, con il 75 per cento della popolazione che vive al di sotto della soglia di povertà, e secondo la Banca Mondiale, il pil pro capite è crollato del 45 per cento dall'indipendenza del 1960 al 2020. Rajoelina ha sciolto il Parlamento, e ha nominato un generale dell’esercito come nuovo primo ministro,  ma nel frattempo le autorità hanno continuato a reprimere il dissenso, con ventidue persone uccise e oltre cento feriti. Sempre su Facebook la Gen Z Mada ha rilasciato un comunicato: “Rifiutiamo l’invito del presidente a dialogare. Non intendiamo dialogare con un regime che reprime, aggredisce e umilia i suoi giovani nelle strade”. 

Quando nel fine settimana si sono aggiunte alle proteste le truppe del Capsat – Corps d’administration des personnels et des services administratifs et techniques – lasciando le caserme e invitando le forze di sicurezza a “non sparare sui manifestanti”, il presidente Rajoelina è scappato dal paese, "un gruppo di militari e politici aveva pianificato di assassinarmi", ha detto in diretta su Facebook, ammettendo di essersi rifugiato in uno "spazio sicuro” – ancora adesso non si sa dove si trovi. Una fonte militare  avrebbe riferito alla Reuters che il presidente avrebbe lasciato il paese domenica a bordo di un aereo dell'esercito francese (Rajoelina ha anche la cittadinanza francese), ma il presidente francese Emmanuel Macron si è rifiutato di confermare. Subito dopo l'assemblea nazionale ha votato per mettere Rajoelina sotto accusa per diserzione.

Ieri con un messaggio diffuso dalla radio pubblica, il colonnello Michael Randrianirina ha annunciato di aver preso il potere davanti al palazzo presidenziale di Antananarivo: fu lo stesso esercito a sostenere Rajoelina nel 2009 con un colpo di stato per destituire l'allora presidente Marc Ravalomanana. Oggi Rajoelina invece condanna il colpo di stato, dice che "c'è un solo modo per risolvere questi problemi: rispettare la Costituzione vigente nel paese", e il Madagascar sta attraversando la sua peggior crisi politica proprio dal 2009: solo un terzo della popolazione ha accesso all'elettricità e i blackout durano regolarmente più di otto ore al giorno.

Il colonnello Randrianirina ha affermato che i militari formeranno un consiglio composto da ufficiali dell'esercito e della gendarmeria, un primo ministro sarà nominato per formare "rapidamente" un governo civile per formare il consenso e i manifestanti della "Generazione Z Mada" faranno parte dei cambiamenti perché "il movimento è nato nelle strade, quindi dobbiamo rispettare le loro richieste". Le elezioni avverranno entro i prossimi "18 mesi o due anni". Secondo il Capsat,  i soldati non avevano altra scelta che rovesciare il regime attuale perché "non c'è nessun presidente, non c'è nessun governo... qui non funziona niente". La piazza sembra aver accolto il cambiamento, ieri migliaia di manifestanti ancora gridavano "Rajoelina e Macron fuori", con balli, marce, e striscioni sul presidente ormai fuori dal paese.

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