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editoriali

La controffensiva polacca

Redazione

Tusk riapre le frontiere (messaggio alla Cina) ma le provocazioni russe continuano

Dopo quasi due settimane di chiusura, la Polonia ha riaperto la sua frontiera con la Bielorussia. A confermarlo è stato il primo ministro Donald Tusk, che ha spiegato ieri che la decisione è una conseguenza della conclusione delle esercitazioni militari su larga scala condotte da Mosca e Minsk, che si chiamano Zapad 2025 e che per giorni – insieme alle continue incursioni russe – hanno costretto il fianco orientale della Nato a blindarsi. La riapertura riguarderà sia i collegamenti stradali sia quelli ferroviari, e sarà regolamentata, il che vuol dire che in qualunque momento il paese può tornare a bloccare tutto. L’aspetto più interessante della chiusura dei valichi da parte di Varsavia riguarda però il commercio via terra con la Repubblica popolare cinese, accusata più volte di essere la potenza oscura che permette alla Russia la sopravvivenza economica mentre bombarda l’Ucraina. Perché il blocco dei passaggi ferroviari aveva interrotto la principale rotta commerciale terrestre tra l’Unione europea e la Cina, che trasporta  circa 25 miliardi di euro annui – niente in confronto ai 732 miliardi di euro scambiati via mare nel 2024, ma ugualmente cruciale per gli interessi nazionali di Pechino, che ha un bisogno vitale di export per rivitalizzare la sua economia. Per molti osservatori, quello della Polonia è stato, oltre che una misura cautelativa, un avvertimento diretto alla Cina, nella lingua che Mosca e Pechino conoscono meglio: quello della guerra ibrida. E del resto i segnali che Mosca – o una qualunque altra potenza malintenzionata – continua a fare sul serio negli atti provocatori contro la Nato sono arrivati anche ieri: il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha detto al Bundestag che qualche giorno fa “un aereo militare russo ha sorvolato una fregata della Marina tedesca nel Mar Baltico”, mentre ieri mattina un jet militare spagnolo con a bordo il ministro della Difesa Margarita Robles ha subìto un’interferenza al Gps mentre sorvolava Kaliningrad diretto in Lituania. 

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